BRINDISI – Umberto Ribezzi e Luigi Sergi non intendono passare per coloro che vogliono creare problemi a questa maggioranza per raggiungere obiettivi personali. Nel pomeriggio i due hanno inteso chiarire la propria posizione con una nota.



“Noi non abbiamo chiesto nulla per noi – afferma il consigliere comunale – e sbaglia l’assessore Brigante a pensare che io e Sergi potremmo mai chiedere il suo posto in Giunta. Abbiamo detto sin dal primo momento che gli eletti impegnati nell’Esecutivo non si toccano, perché sarebbe uno sfregio nei confronti degli elettori. Noi chiediamo, però, che del gruppo facciamo parte coloro che si sono spesi in campagna elettorale (è evidente il riferimento alla neo assessora Elena Marzolla che, invece, non è stata impegnata direttamente in campagna elettorale). E mi riferisco ai primi dei non eletti come Chiara Tedesco o Enrico Latini. Il tutto, a meno che il consigliere Loiacono non decida di assumere un ruolo in Giunta per proseguire con maggiore determinazione l’ottimo lavoro che sta già svolgendo”.

Circa il futuro dei rapporti con i Democratici e Socialisti, poi, Ribezzi sostiene: “Siamo aperti al dialogo e non chiudiamo le porte in faccia a nessuno. Quindi se saranno rispettate le regole dettate dal buonsenso noi saremo i primi a ritenerci soddisfatti. Del resto – prosegue Ribezzi – io so bene cosa significa prendere tanti voti, risultare il primo dei non eletti e rimanere a guardare perché nessuno ti dà spazio. Accadde nel 2012 nel PD quando 400 voti non mi servirono a nulla”.

Dalle parole del consigliere, però, non si evince un distacco dalla maggioranza. “Se non troveremo una intesa formeremo un gruppo autonomo – conclude Ribezzi – senza chiedere nulla e continuando a sostenere la sindaca su tutto ciò che riterremo utile per la città”.




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