Referendum, il ‘Sì’ del ministro Martina: “E’ una riforma che può cambiare in meglio le istituzioni”

BRINDISI – Senza sosta, continua la campagna referendaria a sostegno del ‘Sì’ del centrosinistra, in vista del voto sulla riforma costituzionale, del 4 dicembre prossimo.

Questa sera, a ribadire le motivazioni secondo cui il Sì sarebbe l’unico votomartina-2 possibile, ci ha pensato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, arrivato a Brindisi, per un incontro pubblico organizzato dal comitato provinciale ‘Sinistra per il Sì’, presso la sala di rappresenta della Provincia di Brindisi. All’incontro, coordinato dall’onorevole del PD Elisa Mariano, la quale ha aperto l’evento, anche Marco Lacarra, segretario regionale PD; Gianni Pittella, presidente gruppo SeD Parlamento Europe; Teresa Bellanova, vice ministro sviluppo economico.

“E’, senza dubbio, un Sì – ha spiegato il ministro – perché questa è soprattutto una riforma che può cambiare in meglio le istituzioni, semplificarle e snellirle. Dopo tanti anni, è possibile passare ai fatti. Ciò di cui abbiamo bisogno – ha proseguito Martina – è un Parlamento più capace di rispondere ai bisogni dei cittadini e questa riforma ci aiuta”. In conclusione, anche una battuta sull’oramai consolidatomartina-3 problema della Xylella, sul quale ci sono più luci che ombre e che attanaglia la regione Puglia: “Questo è un problema che preoccupa soprattutto questo territorio (facendo riferimento alla sud della Puglia, ndr) – ha concluso il ministro – l’importante è che si operi come si sta facendo, anche se bisogna, talvolta, fare scelte drastiche. E’ un fenomeno molto complesso da gestire, quindi, avanti insieme, con il lavoro di tutte le istituzioni. Noi abbiamo il dovere di tutelare il territorio ed il patrimonio ulivicolo di questa regione, che poi è il patrimonio ulivicolo dell’intero Paese”.

A Maurizio Martina, ha fatto eco la parlamentare democratica Mariano, che ha illustrato i benefici che scaturirebbero dal Sì: “E’ una occasione per cambiare in meglio l’Italia – ha dichiarato l’onorevole del Partito Democratico – perché questa riforma è una riforma giusta ed è stata approfondita lungo 2 anni dai lavori parlamentari e, finalmente, realizza degli obiettivi che si aspettavano da 30 anni: il superamento del bicameralismo perfetto; la riduzione del numero dei parlamentari; l’abolizione di Enti inutili comelisa-mariano-3e il Cnel; soprattutto, la correzione di quella riforma del 2001 del titolo V che ha arrecato moltissimi problemi, sia ai cittadini, che alle imprese, creando, così, conflitti di competenza tra Stato e Regione. Adesso – ha proseguito – proponiamo agli elettori di confermare quanto fatto dal parlamento e di realizzare tutto questo. Diversamente, invece, tutto resterà come prima e difficilmente ci saranno, nel breve periodo, occasioni per cambiare nuovamente in meglio le nostre istituzioni”.

Un Partito Democratico che fa sentire il proprio peso in questa campagna referendaria, nel territorio brindisino, ma Elisa Mariano ha specificato che non si tratta di un guerra tra partiti: “Facciamo questa ‘battaglia’ – ha, poi, concluso la democratica – innanzitutto come cittadini italiani. Questa riforma non è soltanto la riforma del PD; è la riforma voluta da una maggioranza parlamentare, ma che ora può diventare la riforma di tutti quanti, di chiunque si riconosce nella bontà degli obiettivi che noi andiamo a realizzare. Non si vota la riforma per rafforzare o indebolire il governo Renzi, ma si vota alla riforma soltanto per vederla attuata”.

Tommaso Lamarina
Redazione

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