Questione Tari: risposta di Magno (resp. prov. rifiuti e ambiente Pri) all’Amministrazione

franco magno

BRINDISI – Ieri sera ho letto, sui giornali on line, una stizzita e scolastica risposta ad una mia nota mattutina con la quale evidenziavo le “fallaci” dichiarazioni riportate dagli attuali responsabili del Settore Rifiuti di questa Giunta politica, in merito alle raccolte differenziate ed alla responsabilità addotta ai nostri “Concittadini”, rei di essere “incivili” e di non aver permesso il raggiungimento dell’obbiettivo regionale del 65% di R.D.

Controdeduco solo oggi in quanto ieri sera ero impegnato a Bari ad aggiornarmi e ad arricchirmi cultu-ralmente partecipando ad un importante Convegno promosso dal PRI sulla “globalizzazione”.

Nel leggere il comunicato di risposta alla mia nota, evidenzio subito un aspetto raccapricciante: il comu-nicato non è firmato da NESSUNO e viene passato dai Media come “Risposta dell’Amministrazione al PRI”. 

L’aggettivo “raccapricciante” è usato in quanto, nella volontà di rispondere e di fornire chiarimenti e suggerimenti, aspetti che sono una matrice nel DNA dei Repubblicani, mi chiedo: a chi rispondo se non vi è firma?  Al Sindaco, all’Assessore, ai componenti della “Giunta politica” che gestisce temporanea-mente l’Amministrazione comunale?

E mi chiedo ancora: io Cittadino di Brindisi appartengo all’Amministrazione?  La risposta che riesco a darmi è che “l’Amministrazioneè la mia casa pubblica, come lo è per tutti gli abitanti di Brindisi e per tale ragione, come brindisino e repubblicano, sono tenuto a dare una risposta!

Resta il fatto che un documento a firma “Amministrazione” è raggelante in quanto ricorda tipici documenti “vetero comunisti” che, mi auguro e spero che questa “Giunta” non voglia perseguire.

Nel merito delle contro deduzioni necessarie, appare opportuno riportare che mai lo scrivente ed il PRI hanno invitato i Concittadini a non effettuare le raccolte differenziate; la nostra storia ed in particolare quella della “Giunta” del Sindaco Antonino, ha il pregio, fin dal 1998, di aver avviato alla raccolta dif-ferenziata assumendo ben 120 Lavoratori Socialmente Utili (LSU) ed attivando tutto quanto era possibile per chiudere il “ciclo dei rifiuti” (impianti, totem a scomparsa con badge, mezzi elettrici per le RD, ecc. ecc.).

Resta il fatto che, per come questa “Giunta” sta amministrando la “Casa dei Cittadini” (Amministra-zione comunale), favorendo lo spreco di denaro pubblico a danno di una “Tassa Rifiuti” (TA.RI.) che oggi è pagata da tutti noi, vale l’equazione già riportata: “maggiore raccolta differenziata corrisponde ad una maggiore spesa di gestione del servizio e, di conseguenza, un incremento della TA.RI.”

E’ questa “Giunta” che deve dimostrare con i numeri, il contrario!

Vanno certamente incrementate le “raccolte differenziatema vanno anche evidenziati i “vantaggi” che i Cittadini hanno nell’essere “civilmente” responsabili e quindi nell’avere un ritorno in termini di beneficio economico e familiare, con la riduzione della TA.RI.

Ad oggi questa Giunta non ha fatto nulla per evidenziare i “vantaggi” del pregevole risultato di circa il 55% raggiunto, con la dovuta dedizione ed impegno.

Mi chiedo: questa Giunta ha un progetto razionale e concreto per creare “vantaggi” ai Cittadini, ridurre la TA.RI. e rimpinguare le casse comunali?

Ha poco senso rispondere in merito alla disponibilità di risorse rivenienti dalla Regione Puglia se poi, non è certa la gestione pubblica e tali interventi si attueranno fra 2-3 anni; oggi vi è la necessità di intervenire subito e con coraggio, come il PRI ha proposto e che proporrà nel Consiglio Comunale, con il proprio capogruppo Gabriele Antonino.

E veniamo ad una parte dei numeri, tutti desunti dall’Albo Pretorio e quindi ufficiali, che caratterizzano le “gestione” dei rifiuti rivenienti dalle R.D.: produzione annua di circa 23.100 t/a di cui circa 4.200 t/a delle “frazioni secche” e 18.900 t/a della “frazione umida” (FORSU).

Ebbene per le “frazioni secche” (plastiche, carte, cartoni, ecc.) raccolte dai Cittadini e come tali sono un “bene pubblico”, secondo gli “Accordi Quadro ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia)-CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi”) il Comune avrebbe potuto ottenere la copertura dei mag-giori oneri sostenuti per fare le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggio.

Dalle notizie acquisite non vi è nessun accordo fra il Comune di Brindisi ed il CONAI e quindi nessun ristoro di “maggiori oneri” ritornano al Comune per le raccolte differenziate effettuate dai Cittadini!

Però si continuano a “regalare” le “frazioni secche” al gestore del servizio di raccolta che, non solo non ritorna nulla al Comune ma permette al medesimo gestore di conferire ai Consorzi di filiera i rifiuti dei brindisini ottenendo, sotto la voce “contributo ambientale”, un indubbio guadagno che, per ciascun rifiuto differenziato equivale a:

  • 35 €/t per l’alluminio;
  • 10 €/t per la carta;
  • 7 €/t per il legno;
  • da 179 €/t a 228 €/t (in funzione della Fascia) per la plastica;
  • 13,30 €/t per il vetro.

Con i precedenti “gestori” del servizio raccolta dei rifiuti, le “frazioni secche” delle R.D. venivano conferite in un impianto di Brindisi che riconosceva la Comune una quota riveniente dal conferi-mento al CONAI (meglio Consorzi di Filiera).

Oggi tutto ciò non avviene, non si recupera dalle R.D. un centesimo ed in più si paga all’attuale “ges-tore” del servizio di raccolta, il trasporto presso la propria ed altre sedi ammontante a circa 456.000 €/a e corrispondenti a circa 32,2 €/t.

La domanda viene spontanea: chi sollecita l’incremento delle percentuali delle R.D. il Comune, per l’irrisoria ”premialità” derivante e/o il “gestore del servizio”?

Fa rabbia pensare che il Comune di Brindisi ha un impianto di selezione delle plastiche, realizzato con la Giunta Antonino e mai utilizzato!  Oggi, però, in adiacenza all’impianto di “selezione delle plastiche” si effettua la trasferenza della FORSU dai mezzi di raccolta cittadina ai più capienti (26-28 tonn.) mezzi di trasporto agli impianti di compostaggio, operazione questa che di certo è autorizzata.

Fa rabbia ed al contempo compiacimento che il vicino Comune di Mesagne, sottoscrittore di un accordo con il CONAI, introiti nelle casse comunali e per la sola plastica differenziata circa ben 400.000 €/a con una sempre maggiore e compiaciuta risposta dei Cittadini Mesagnesi.

In definitiva, l’anonima risposta della “Amministrazione”, mi ha permesso di fornire ulteriori chiari-menti che intendono essere solo di stimolo a rapporti più franchi e veritieri nei confronti della Cittadinanza tutta.

 prof. dott. Francesco Magno

(responsabile provinciale rifiuti ed ambiente)

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1 COMMENTO

  1. Devo esprimere compiacimento per il dott. Magno perchè oltre ad aver “snocciolato” con numeri reali le inadempienze di questa Amm.ne che sostiene di essere competente e trasparente, ma soprattutto per aver evidenziato la viltà dell’Amm.ne o chi per essa per aver pubblicato un comunicato anonimo.
    Ora mi chiedo: come mai un comunicato anonimo? L’unica risposta che mi sovviene e che l’Amministrazione o chi per essa sia in malafede cioè sia cosciente di scrivere fandonie!

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