Provvedimento interdittivo antimafia nei confronti di una impresa del settore della ristorazione

Nell’ambito dell’attività volta ad  assicurare il buon andamento della pubblica amministrazione, preservandola dai pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata locale, il Prefetto Bellantoni ha emesso un secondo provvedimento interdittivo nei confronti di un’impresa operante nel settore della ristorazione, rispetto alla quale sono stati riscontrati elementi circostanziati sul rischio di condizionamento da parte di soggetto con precedenti ostativi, secondo il Codice Antimafia, al rilascio di autorizzazioni pubbliche.

Il provvedimento è giunto al termine dell’attività  condotta dal Gruppo Interforze presso la Prefettura, preposto alla vigilanza sulla sicurezza economico-finanziaria del territorio e conferma l’innalzamento del livello di attenzione sulla diffusione dei fenomeni criminali, specialmente in questo grave momento emergenziale, in cui esiste il pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

All’impresa l’interdittiva impedisce di essere parte contrattuale della Pubblica Amministrazione e la priva della possibilità di essere titolare di licenza o autorizzazioni di polizia e di commercio.

Un segno di massima attenzione  dell’Ufficio Territoriale del Governo  a tutela dell’economia legaleper prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata del territorio nel tessuto produttivo locale, nell’ambito del quale si sta evidenziando l’interesse della criminalità organizzata per nuovi settori, tra i quali quello della ristorazione e dei servizi turistici.

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1 COMMENTO

  1. RITENGO CHE UN TALE PROVVEDIMENTO, GIUSTO E LEGITTIMO, VADA AMPIAMENTE PUBBLICIZZATO PERCHE’ SI TRATTA DI INTERDITTIVA ANTIMAFIA, E, PERCIO’ NON DOVREBBE ESISTERE ALCUN PROBLEMA OSTATIVO NEL CONOSCERE DI CHI SI TRATTA,CONSIDERANDO CHE IL SETTORE,IN QUESTO PERIODO,SI PRESENTA QUANTOMAI DELICATO ED APPETIBILE.

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