BRINDISI – “Ecco come si presenta oggi il Palazzo della Amministrazione Provinciale dopo aver messo in cassa integrazione il personale Santa Teresa: servizi igienici sporchi, bagni senza sapone e senza carta igienica. Ed ancora, corridoi come fossero le strade di un centro cittadino senza servizio di rimozione rifiuti. I sindacati (se ce ne sono) se ne fregano”.

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La denuncia, molto forte, arriva via facebook da un dipendente della Provincia, Patrizio Polmone che allega anche le foto. E prosegue: “Visto che il sottoscritto non intende regalare soldi, pubblica come si vive in una pubblica amministrazione dopo la legge DelRio”.

Poi il racconto, minuzioso: “Erano le ore 13 circa di oggi, martedì 31 gennaio 2017, ed uscendo da un ufficio al piano terra, all’interno del cortile della mia sede di lavoro (la Provincia) ho incrociato tre signore che conosco come dipendenti della Santa Teresa, alle quali ho chiesto se erano lì per le pulizie e se era possibile lo svuotamento del cestino dei rifiuti della mia stanza, ma quello che più mi preoccupava era il servizio igienico che non è personale ma utilizzato da chiunque.

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Con molto garbo, le incaricate mi hanno riferito che erano lì per le pulizie del solo servizio igienico della Presidenza. Mi chiedo che differenza passi tra me, dipendente pubblico, e quello del politico di turno. P.S. Il personale ha solo rispettato le disposizioni loro impartite. Avevano già effettuato lo stesso servizio per tre o quattro altre sedi anche in provincia: Ostuni, Francavilla e non so dove altro”.

Contattato telefonicamente, il presidente della Provincia Maurizio Bruno smentisce categoricamente: “Ho avuto un incontro con i dirigenti, nel corso del quale ho dato disposizione rispetto al fatto che la pulizia degli uffici deve prioritaria rispetto al resto. Anzi, le dirò di più. Ho detto anche che, poiché io non sono sempre in sede, il mio ufficio può essere anche pulito a giorni alterni”.

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