Sapere se la Regione Puglia abbia intenzione di riattivare la discarica di Autigno a Brindisi al termine degli interventi di messa in sicurezza d’emergenza la cui conclusione è prevista entro il 31/12/2018. Questo l’oggetto di una interrogazione presentata dal consigliere brindisino del M5S Gianluca Bozzetti e diretta al presidente Michele Emiliano.

“La questione ambientale ed in particolare quella della gestione dei rifiuti è da sempre uno dei punti critici della provincia di Brindisi. – dichiara Bozzetti che prosegue – Il triangolo delle discariche delle contrade di Autigno, Mascava e Formica costituisce infatti per i territori confinanti di Brindisi, San Vito dei Normanni e Carovigno una vera e propria bomba ecologica per i cittadini. Per queste ragioni vogliamo vederci chiaro sulla possibile riapertura della discarica di Autigno.”

Tali discariche ricadono nell’area di Brindisi dichiarata “area a elevato rischio di crisi ambientale” e già nel 2014, il “Rapporto di Valutazione speditiva del Danno Sanitario nell’area di Brindisi” aveva sottolineato la necessità di predisporre interventi per ridurre i rischi per la salute, attraverso la gestione e il controllo delle emissioni in aria delle aziende all’origine di tale rischio (le discariche di Autigno e Formica), con particolare riferimento alle emissioni di H2S e ammoniaca. Nel marzo 2017 il Comune di Brindisi aveva addirittura emesso un’ordinanza che prevedeva il divieto di pascolo, coltivazione, piantumazione, irrigazione e uso delle acque di falda nella zona ricompresa dal sito di Autigno fino a quello della discarica Formica.

La discarica di Autigno, in particolare, di proprietà dell’amministrazione comunale di Brindisi fu chiusa e sequestrata alcuni anni fa a seguito dei superamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione rilevati attraverso i campionamenti delle acque sotterranee. Nel luglio 2015 il Comune si impegnò ad attivare un piano volto alla messa in sicurezza di emergenza per ridurre la sorgente primaria di contaminazione. La spesa necessaria per i primi interventi di Mise è stata cofinanziata con risorse della Regione Puglia e dello stesso Comune; nel 2017, poi, al Comune è stato concesso un ulteriore finanziamento nell’ambito dell’Avviso pubblico predisposto dalla Regione per la bonifica di aree inquinate.


“L’area in cui sorge la discarica – insiste il consigliere cinquestelle – è interessata da un diffuso inquinamento della falda, tanto che, se non attivati per tempo gli interventi necessari, si rischia la potenziale migrazione degli inquinanti con il possibile coinvolgimento di aree più vaste, come ad esempio la Riserva di Torre Guaceto. Per tutti questi motivi ho presentato un’interrogazione diretta al Presidente Emiliano chiedendo chiarimenti in merito ad una possibile riapertura della discarica di Autigno ed in quali modalità e se, alla luce della forte compromissione delle matrici ambientali nel territorio di Brindisi, non ritenga piuttosto opportuno provvedere unicamente ad una celere ed efficiente bonifica dell’area. Ho chiesto inoltre se, per le stesse ragioni, non si ritenga opportuno prevedere un monitoraggio costante da parte di Arpa nell’area compresa tra le discariche di Formica ed Autigno e la predisposizione della Valutazione di Danno Sanitario. In ultimo – conclude – ho chiesto di sapere se siano state stanziate apposite risorse per la realizzazione di impianti di biostabilizzazione o il revamping di quelli esistenti nel territorio della Provincia di Brindisi.”

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