Polemica Amati-Boccia. Pd, BBC e Ora Tocca a noi: “La nostra città merita che non vi sia ombra alcuna sul prestigio del consiglio comunale e dell’amministrazione”

Comune di Brindisi

Dissapori nel Pd pugliese tra il consigliere regionale Fabiano Amati e il commissario Francesco Boccia. Amati contesta pubblicamente le candidature dei democratici, con continui attacchi al Pd. Boccia: “Se Amati è fuori dal Pd faccia campagna elettorale per altri, come sta già avvenendo. E risponda di quello che è accaduto a Brindisi dove ha partecipato ad un incontro organizzato da una persona che dopo due giorni è stata arrestata dalla Dda”. Amati replica: “Lo querelo. Piuttosto dica lui cosa pensa delle inchieste sulla Regione”.

Sulla vicenda intervengono i gruppi consiliari del PD Brindisi, BBC e Ora Tocca a Noi:

“La circostanza emersa da dichiarazioni e comunicati stampa circa il supporto che il consigliere comunale Antonio Elefante avrebbe dato al destinatario di un provvedimento di arresto da parte della Direzione Distrettuale Antimafia per l’organizzazione di un incontro politico svolto in un parco cittadino pochi giorni fa con la partecipazione del consigliere regionale Amati, che ha riferito alla stampa i risvolti dell’organizzazione, ci lascia attoniti e inquieti.

Un incontro pubblico voluto da storici esponenti della politica brindisina e sostenuto e partecipato anche da attuali amministratori.

È un fatto gravissimo che scuote la coscienza civile della nostra città e che impone una severa riflessione sul futuro, nel pieno della campagna elettorale per le politiche e alla vigilia di quella per le amministrative.

La nostra città, che ha voluto mettersi alle spalle l’onta delle cronache giudiziarie del passato, merita che non vi sia ombra alcuna sul prestigio di tutto il consiglio comunale e in generale dell’amministrazione.

Il consigliere comunale Elefante potrà chiarire ogni aspetto nelle sedi competenti e riteniamo doveroso che lo faccia da cittadino che non ricopre più ruolo alcuno nella pubblica amministrazione per il rispetto istituzionale che merita la massima assise cittadina.

Chiunque si candidi a rappresentare la città ed il territorio, in qualsiasi Istituzione, deve essere specchiato e scevro da qualsiasi dubbio su rapporti e frequentazioni con esponenti della criminalità organizzata.

In questa direzione deve esserci una responsabilità esplicita e senza esitazioni di tutte e tutti anche mediante un patto tra le forze politiche con l’impegno a garantire una selezione per la composizione delle proprie liste.

Per queste ragioni, questa vicenda sia da monito per ognuno di noi, affinché si continui a vigilare e stare in guardia per evitare il ritorno di coloro i quali hanno frequentato e frequentano ambienti ‘borderline’ rispetto a quella cultura di legalità che deve essere alla base dell’azione di un amministratore.

Non vanifichiamo ma gratifichiamo e sosteniamo il lavoro enorme di magistrati e forze dell’ordine impegnati nella lotta per liberare definitivamente questo territorio dalla morsa della criminalità organizzata”.

Partito Democratico

Brindisi Bene

Ora tocca a noi

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