Play off: sconfitta Happy Casa ma a fine gara applausi a scena aperta!

BRINDISI – Il Banco di Sardegna Sassari espugna il Pala Pentassuglia (87-92) e conquista la semifinale scudetto contro una indomita Happy Casa Brindisi. Ma per raccontare questa partita bisogna partire dalla fine. Spissu, a pochi secondi fine e con il tabellone che segna 87-90 realizza due tiri liberi e consegna la vittoria alla propria squadra. Sassari brinda e festeggia per la meritata vittoria mentre i giocatori brindisini si ritrovano a centro campo per il saluto finale. Al termine si voltano verso il pubblico che nel frattempo, tutto in piedi, è lì pronto a tributare un lungo, accorato e sentito applauso che dura tantissimi minuti.

Una emozione forte per tutti con i giocatori che, in lacrime, salutano quel pubblico con il quale, in questa stagione, ha creato un feeling davvero unico e straordinario. E peccato che i ragazzi di coach Vitucci non abbiano vinto neppure una delle tre sfide contro la Dinamo Sassari che sarebbe stata la gratificazione più grande verso un gruppo/squadra che ha deliziato tutti sin dalle prime amichevoli di settembre. Una stagione caratterizzata da una squadra anomala, senza un pivot puro, ma con una tale grinta, energia e voglia di mollare che ha davvero impressionato tutti. Un campionato che ha visto la New Basket Brindisi stare sempre nel gruppo delle migliori sin dall’inizio e che ha continuato a collezionare risultati (vedi finale di Coppa Italia a Firenze) per tutta la stagione. Un quinto posto finale portato a casa nonostante i tanti infortuni e lo scontro nei play off contro una rivale storica (anche se le due dirigenze sono molto unite) che ha visto prevalere gli isolani al termine di tre partite dure, intense e straordinariamente belle. Ha vinto Sassari perché ha un roster più lungo e, in questo momento, è un orologio svizzero capace di dettare i ritmi della gara come poche squadre in Italia. Un pacchetto lunghi davvero straordinario con il monumentale Cooley a presidiare l’area e con Thomas capace di giocare spalle a canestro e di costruirsi canestri dalla lunga distanza. Attaccanti di razza come Pierre , Smith e italiani con punti nelle mani come Spissu, Gentile e Polonara e coach Pozzecco che ha saputo motivare tutti sin dal suo arrivo in Sardegna. La New Basket ha fatto la sua parte contro la squadra più in forma del momento che veniva da 19 vittorie consecutive tra campionato e Coppa. Una formazione in fiducia ma che ha sofferto il cuore e l’entusiasmo di Banks e compagni che non si sono arresi mai. L’Happy Casa ha provato in tutti i modi a far sua questa gara provando a contenere il gap fisico e cercando di sfruttare il maggior dinamismo di alcuni suoi interpreti. E’ andata vicina a vincere ma non vi è riuscita perché gli ospiti hanno avuto quel pizzico di tranquillità in più nei momenti topici. Ma Brindisi è uscita a testa alta, anzi di più! In questa gara 3 il pubblico è stato commovente; un tifo così non si sentiva da tempo nella casa della Stella del Sud con l’entusiasmo dei tempi migliori quando il palazzetto era fatto solo da freddi e angusti gradoni. Questa squadra lascia un eredità sportiva ed emotiva enorme. La squadra più bella e divertente di sempre nonostante non fosse la più talentuosa. Questi ragazzi hanno avuto la bravura di legare una città ad un gruppo di uomini veri che non hanno mai lesinato energia e che hanno ricevuto tanto in cambio. Brava la società che si è rafforzata sotto il profilo societario con l’ingresso di nuovi soci, bene l’Amministrazione Comunale che sta ponendo le basi per la realizzazione di un nuovo palasport e bene i tifosi che, dopo la scorsa stagione, hanno continuato a dare fiducia a questo sodalizio. Il sogno è finito sul più bello, probabilmente questo gruppo e tutto lo staff avrebbero addirittura meritato qualcosa in più. Ma lo sport a volte sa essere crudele. Nel cuore e negli occhi rimarranno le tante cose belle che questa avventura ha prodotto. Ora ci si gode il momento e si guarda avanti con rinnovato ottimismo. Senza dimenticare le lacrime dei giocatori di casa a fine partita e John Brown che, prima di uscire dal campo, si inginocchia a baciare il parquet.
Tutto tanto difficile da dimenticare!
G R A Z I E !
Happy Casa Brindisi – Banco di Sardegna Sassari 87-92 (18-24, 24-19, 23-24, 22-25)
Brindisi: Banks 25, Brown 10, Rush 6, Gaffney 16, Zanelli 4, Orlandino n.e., Guido n.e. Moraschini 9. Cazzolato n.e., Chappell 7, Taddeo n.e. All. Vitucci
Sassari: Spissu 13, Smith 12, Mcgee n.e., Carter 2, Devecchi 0, Magro n.e., Pierre 16, Gentile 11, Thomas 18, Polonara 0, Diop n.e., Cooley 20. All. Pozzecco

Arbitri: Mazzoni, Sardella, Perciavalle
Dario Recchia

3 COMMENTI

  1. Splendido play-off. Un sentito ringraziamento alla società, al nostro presidente Fernando Marino a tutto lo staff tecnico e ai meravigliosi atleti che ci hanno fanno vivere emozioni uniche. A salvaguardia dello sport, urge un intervento serio da parte della lega affinché uno spettacolo del genere non venga rovinato da arbitraggi scandalosi come quello di gara 1 e gara 3.

  2. Il più bel basket visto a Brindisi negli ultimi quarant’anni meritava da parte della federazione una tutela più importante nei confronti di una città che da sempre vive di basket.
    Grazie Nando per ciò che ci hai fatto vivere nonostante un baget non paragonabile a piazze ben più facoltose della nostra. Non é la solita pianieria da tifoso del Sud ma una amara realtà.
    Arbitraggi letteralmente scandalosi.

  3. Si, un’emozione davvero forte per una squadra grande che avrebbe meritato di più. In bocca al lupo a chi andrà via e a chi resterà.

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