“Più minori stranieri significa più servizi per i brindisini”. Nell’assemblea pubblica del Casale i cittadini riscoprono il gusto di ‘fare politica’

BRINDISI – L’assemblea pubblica tenutasi al Casale sul tema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (da ospitare presso l’ex delegazione comunale) ha segnato una novità nello scenario politico brindisino, con i cittadini – ed anche alcuni consiglieri di opposizione – che hanno potuto interfacciarsi liberamente con il Primo cittadino esprimendo le loro idee. Certo, al Sindaco qualcuno ha imputato la colpa di non aver coinvolto la cittadinanza prima della delibera di indirizzo alla partecipazione al bando ministeriale, ma al di là di tempi e modalità della convocazione, è impensabile che un’Amministrazione possa calibrare ogni sua scelta sulla base della volontà di tutti i cittadini: in fondo, ad un Sindaco si chiede anche visione politica e capacità decisionale.

Rossi, nel corso dell’assemblea pubblica (molto partecipata) ha spiegato le ragioni della scelta, che è legata alla storia di accoglienza di questa città, alla possibilità di creare nuovi posti di lavoro, di recuperare con fondi ministeriali un immobile che altrimenti resterebbe in stato di abbandono e di risparmiare risorse economiche (quantificate in circa 100-150.000 euro) rivenienti dalla minore retta che il Comune pagherebbe. L’ente comunale, infatti, ad oggi ha in carico circa 100 minori stranieri dislocati in ogni parte d’Italia, in quanto compete alla città dove questi ragazzi sbarcano l’onere di accollarsi le spese per il loro mantenimento; spese per svariati milioni l’anno.

L’idea del Sindaco e della sua maggioranza, dunque, è quella di fare in modo che possa tornare il maggior numero possibile di ragazzi, perché questo comporterebbe un risparmio considerevole di risorse ed un loro reimpiego per garantire maggiori servizi ai brindisini. Tali minori uscite, infatti, dipenderebbero dalla circostanza che il Comune non pagherebbe più tra i i 50 e gli 80 euro a minore al giorno, ma attraverso le cooperative locali pagherebbe 45 euro, ovvero la somma rimborsata dalle Prefetture. D’altronde, è quanto sta accadendo al Punto luce del quartiere Perrino, dove da qualche settimana – senza levate di scudi – dimorano 12 minori stranieri non accompagnati, in precedenza ospitati a San Vito, per i quali il Comune paga alla cooperativa una retta di 45 euro a minore al giorno, senza quindi aggravi di costi per l’Ente. Grazie a tale soluzione, tra l’altro, il Comune ha potuto reimmettere nel mondo del lavoro 5 educatrici.

Ma è proprio il timore che la nuova Amministrazione possa dare vita ad un piano di accoglienza diffusa, che preveda una sistematica immissione di immigrati, che ha irrigidito i movimenti di centrodestra. Nell’assemblea pubblica si è registrato l’intervento anche del consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano, che ha basato il suo discorso sulla contestazione tecnica della partecipazione al bando Pon Legalità, asserendo che l’immobile prescelto non risponde ai requisiti dell’avviso pubblico, non essendo stato lo stesso confiscato alla mafia. Inoltre, Oggiano ha contestato la modicità del risparmio che si avrebbe con il trasferimento a Brindisi dei 12 minori, controbattendo che sarebbe bastato non avvalersi dello staff personale del Sindaco. In ultimo, il consigliere ha spiegato come il progetto del bando preveda un arco temporale di 24-30 mesi, così contestando la volontà del Sindaco di andare oltre tale limite temporale attraverso il rinnovo del progetto per altri 5 anni, il quale dovrà passare attraverso una delibera.

Rossi – da parte sua – ha spiegato che vi erano due beni confiscati alla mafia ma che la ridotta grandezza degli stessi ne sconsigliava la candidatura.

Altra querelle apertasi nel corso dell’incontro ha riguardato la promessa elettorale della maggioranza di istituire i comitati di quartiere: il Sindaco ha fatto presente che al momento non vi sono le risorse necessarie ma che si sta lavorando in tal senso. Inoltre, il Sindaco il 14 settembre sarà convocato presso la Corte dei Conti per discutere dei bilanci comunali ed è convinto che segnali come quello legato al risparmio sulle rette per i minori stranieri saranno ben accolti dai giudici contabili.

Il Sindaco ha anche spiegato come non sia possibile, invece, riaprire le delegazioni comunali poiché il personale del Comune ha subito negli anni una contrazione tale (da oltre 700 dipendenti a poco più di 300) da non consentire più il dislocamento di risorse umane per i vari quartieri.

Al netto di qualche scontro animato, insomma, l’assemblea si è rivelata un esperimento assolutamente positivo, che ha visto la partecipazione e l’intervento di tanti cittadini, che hanno discusso nel merito delle questioni e che nonostante le diversità di vedute si sono sentiti parte della comunità ed hanno “fatto Politica” assieme ai rappresentanti istituzionali. Un punto in più, dunque, da assegnare alla politica cittadina tutta, perché, strumentalizzazioni a parte provenienti – fisiologicamente – da tutti gli schieramenti, ognuno di questi ha avuto il coraggio di esternare le proprie idee al cospetto dei cittadini.

Andrea Pezzuto
Redazione
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2 COMMENTI

  1. Il titolo non mi piace: cos è, allora, un ricatto? Pensiamo a far venire a Brindisi i turisti, quelli senza permesso di soggiorno!

  2. Ho avuto occasione di esprimere pubblicamente il mio punto di vista sull’utilizzo dell’immobile dell’ex Delegazione Casale per i giovani migranti: dall’incontro voluto da Sindaco e Giunta e tenutosi con la cittadinanza innanzi ai cancelli di quella struttura, sembra ribadita la volontà dell’accoglienza dei migranti, ma non in quella sede peraltro assolutamente non adattabile alle finalità richieste. Perplessità restano anche per l’aspetto favorevole vantato sul piano occupazionale che da detta decisione consegue: la città di Brindisi ha secolare tradizione nei sentimenti di umana solidarietà verso i veri migranti.
    Dall’articolo del bravo redattore si apprende, tra l’altro, che a giorni il Sindaco dovrà “discutere di bilanci ” a seguito di convocazione da parte della Corte dei Conti: ho più volte tentato, a mezzo organi di stampa ma senza risultato alcuno, di rappresentare ai precedenti amministratori dell’Ente la preoccupazione e l’urgenza di affrontare tale argomento, azzardando la previsione che la Magistratura contabile ben presto avrebbe rivolto l’attenzione ai numerosi rilievi contabili sentenziati nei confronti del Comune di Brindisi.
    Brindisi, 08/09/2018 Franco Leoci