BRINDISI – “Il Gruppo di Brindisi Popolare assumerà, per il futuro, in assoluta autonomia le decisioni da prendere sugli argomenti di volta in volta posti alla attenzione della Assise Cittadina, privilegiando il merito rispetto alle logiche di appartenenza”.

Aveva tuonato così Teodori Pierri, consigliere comunale di Brindisi Popolare a margine di una nota in cui stigmatizzava aspramente la decisione della Commissione Elettorale di selezionare la maggior parte degli scrutatori per il prossimo Referendum Costituzionale con il metodo della designazione diretta.

Ma poi la critica si era estesa oltre, aggiungendo che “fino a questo momento il Gruppo di Brindisi Popolare si è rigorosamente attenuto al ruolo che gli è stato assegnato dall’elettorato, votando sempre le mozioni e gli ordini del giorno presentati dai Consiglieri Comunali eletti nello schieramento che sosteneva la candidatura a Sindaco del Dottor Nando Marino. E tanto benché mai vi fosse stato in precedenza un benché minimo confronto sul contenuto di quelle mozioni ed ordini del giorno. Per l’avvenire non sarà certamente così”.

A seguito di queste sue dichiarazioni, oggi pomeriggio, alle ore 17,00, è stata convocata una riunione con tutti i partiti dell’opposizione (solo Mauro D’Attis di Forza Italia sarà assente perché fuori sede, ndr). Un incontro chiarificatore voluto dai ‘colleghi’ di Pierri, le cui parole ‘piccate’ intendevano dire una cosa sola: “Se siamo una coalizione dobbiamo essere uniti ed andare nella stessa direzione, altrimenti ognuno di noi, d’ora in poi (lui certamente) deciderà di volta in volta in base al merito e non più all’appartenenza”. Parole che hanno colpito nel segno, se è vero come è vero che Pierri è stato chiamato proprio per chiarire in che direzione si intende andare. E’ evidente che la buona volontà esiste di procedere uniti e coesi.

 

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