MESAGNE – “Scantinati ma anche piazza di spaccio a cielo aperto, in cui gli assuntori giovanissimi si recavano, ad ogni ora del giorno. Questo è il dato più sconvolgente. Ovviamente i genitori non sapevano nulla tutto ciò. Da oggi in poi vorrei che i genitori, anche con un minimo di sospetto, venissero da noi per chiedere aiuto”. Sono le parole della dirigente del Commissariato di Polizia di Mesagne, Rosalba Cotardo.

Spacciavano droga anche a minorenni. E’ per questo che dieci persone sono state arrestate a Mesagne, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, nell’operazione denominata ‘Civico 20’. L’operazione è stata condotta dal locale Commissariato e dalla Squadra Mobile di Brindisi.

Gli arresti sono stati eseguiti dalla Polizia sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Milto Stefano De Nozza e disposta dal gip presso il Tribunale di Brindisi. Secondo l’accusa il giro di spaccio, per lo più di hascisc e marijuana, che avveniva in case disabitate dal centro storico della cittadina del Brindisino ma anche a cielo aperto, era gestito sia da gente del posto e sia da un barese. Parte della droga risulta essere importata dall’Albania. Le indagini sono iniziate lo scorso anno, ad agosto: gli investigatori hanno anche riscontrato le lamentele di molti genitori i cui figli, anche adolescenti, erano coinvolti come assuntori.

Le operazioni sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e sistemi di rilevazione satellitare. Sette degli arrestati sono stati condotti in carcere, altri tre ai domiciliari. Coinvolta una donna. Gli arrestati sono: Simone Schingaro, di 51 anni, Americo Pasimeni, di 46, Andrea Pagliara, di 35, Ettore Salati, di 44, Ettore Salati, di 48, Carmelo Leuzzi, di 48, Vittorio Pignatelli, di 44, Rossana Salati, di 48, Davide Melacca, di 37, e Bruno Petarra, di 36. Ai due Salati ed a Leuzzi è stato contestato il reato di furto in abitazione.

Redazione

16 COMMENTI

  1. Letto con ritardo questo articolo, e visti pure i video, la cosa più ripugnante che si possa leggere e vedere, non è una consolazione, ma questi signori già arrivati in carcere vengono messi in un reparto che si chiama sex offender, non sappiamo se a Brindisi c’è, si chiama comunque raggio degli infami, e siccome che per casi simili, anche in zona non si è elemosinato nessun termine, tanto vale dire le cose come vanno.

  2. che esseri ripugnanti veramente. nessuna difesa è concessa, eppure pare… che fossero nelle casse del comune di Mesagne da PARECCHIO TEMPO! tra servizi sociali da una parte e vacanze al mare che si facevano dall’altra! E noi paghiamo!

  3. La cosa che nessuno dice è che questi soggetti rappresentano da anni la feccia di Mesagne! In molti anche fuori Mesagne si sono domandati se fosse proprio necessario arrivare a filmare 100 ragazzini per avere quale certezza di cosa?! Ci si augura proprio perché la polizia è arrivata prima di qualche genitore che una volta “usciti” non abbiano la convinzione di far pesare la loro fedina penale per futuri altri atti, visto che cianno l’abitudine…

    • Vi posso assicurare da quel che si racconta a Mesagne (eppure in qualche paese intorno) che quando “usciranno” saranno riconosciuti e trattati proprio per come sono stati visti nei video, nel caso gli prudano di nuovo le mani.
      Difficile che gli sarà riconosciuto il titolo di boss della piazzodda, perchè hanno un curriculum di tutto rispetto, roba che se li sono ricordati pure quelli che li avevano persi di vista da 30 anni! e ditemi se poteva essere pure il contrario!

  4. Io penso che gli è stata data già abbastanza gloria, a cominciare dal blitz che a onor del vero poteva essere evitato perchè sarebbe bastato un solo appostamento e non tanti soldi pubblici sprecati per personaggi del genere!
    Per non parlare del danno sociale come lo chiamano, intanto che questi ragazzi sono stati lasciati nelle mani di questi non dico altrimenti difficile che venga scritto.

  5. “si vede che hanno scambiato qualche favore…” poi la fila di genitori sarà arrivata fino al paese affianco e allora non si poteva fare più niente.
    D’altronde visto che oggi con le nuove tecnologie ci sono ma ammesso che ce ne fosse bisogno… più di qualcuno ha visto in mezzo a qualche sagra e proiezione di film per mesagne qualcuno di questi nomi e facce che ritornano, che pagati con poco hanno tentato di estorcere qualche bicchiere di vino a qualche banchetto, no curanti della fila, e quando non sia bastato il nome del clan presunto non ha certo esitato a sbandierare vere o presunte amicizie e gradi di polizia, vere o meno quel che basta che lo spettacolo lo hanno offerto…e per certi personaggi e quello che basta.

  6. La cosa più triste è che se la polizia non raccoglie in tempo le denunce, questi qui si rischia di pagarli pure per buoni!
    Mi chiedo che giustizia è questa: dal primo al ultimo! il caso di Specchia la dice lunga solo perché è scappato il morto.

    • Questo caso è differente solo perché non sono scesi gli ispettori del ministero di grazia e giustizia, oltre l’attenzione mediatica e una nota del csm… ma tra l’accendere la televisione e farsi un giro su internet non è che non sarebbero stati accolti…

  7. Si spera vivamente di non ritrovarli a Mesagne li dove si appostavano “una volta usciti” non a caso sotto delle telecamere pagate dal comune (migliaia di euro!) forse a proteggersi meglio o sentendosi meglio protetti… intanto che quasi bloccavano la strada quasi a chiedere il pedaggio a chi passava, nei fatti che forse non ha visto chi è davanti ai monitor di quelle telecamere, donne e mamme con i bambini! Ecco dove spende i soldi il comune!
    Caso mai trovano quello che poi non si vuole mettere d’accordo con l’assicurazione e gli passa sopra, appunto rischiando di pagarli per buoni, anche se corrono al comune e chiedono tutto, pure l’avvocato…

  8. Comico vedere come questi che ci si li ricorda come bulli del paese ” tu non sai chi sono io…” che davano fastidio di via in via fin dove volevano estendere il loro “potere” in testa loro… Poi arretrati di via in via man mano il fastidio che hanno dato, fino alle fogne da dove sono usciti, oggi vengano fatti oggetto di un cyberbullismo etico chiamiamolo… significato che quello che semini raccogli… giusto per ricollegarsi a chi dice che la gente se li era dimenticati da 30 anni… per il resto bisognerebbe seriamente interrogarsi come simili rifiuti, perchè altra nomina non hanno al 99% di Mesagne… abbiano potuto tentare questo salto di qualità…

  9. Forse il caso più schifoso che sia uscito da Mesagne negli ultimi 20 anni.
    Ancora se ne parla su blog e social vari.
    Di certo la galera è l’unico posto dove possono stare SPIACE SOLO CHE VENGANO SPESI ANCORA SOLDI PUBBLICI PER SIMILI ELEMENTI!
    Io penso che però debbano capire che la gente chi fa queste cose non li può vedere neanche fuori.

    • E non sai quello che si dice… su questi personaggi senza blog e tastiere.
      Certo la rabbia è tanta così l’impotenza di volerli andare a prendere
      ma è proprio questo il punto: tipi del genere si vantano e pure troppo di non avere niente da perdere, chi ha famiglia e attività deve farsi due calcoli prima.

  10. Io penso che visto che sono abituati… se faranno pesare la loro fedina per proseguire in altri furti e per vedersela con i bambini… avranno solo un problema in più.