BRINDISI – Convergenza sulla mozione di sfiducia, consapevolezza che la crisi in atto non può essere risolta con ammiccamenti ed accomodamenti e chiusura della gestione commissariale. Sono questi i punti cardine di un lungo comunicato del Partito Democratico di Brindisi, elaborato dopo un’assemblea degli iscritti e dopo la condivisione espressa anche dal segretario regionale Marco Lacarra sulle iniziative del gruppo e del PD di Brindisi per fronteggiare la crisi amministrativa comunale.

Di seguito il testo:

L’assemblea degli iscritti al PD della città di Brindisi, riunitasi per esaminare la situazione politica amministrativa determinatasi in queste settimane, ha condiviso e confermato, sulla base della relazione della commissaria Sandra Antonica, degli interventi del capogruppo Elefante e del consigliere Flores, la decisione dei propri rappresentanti in consiglio comunale di sottoscrivere la mozione di sfiducia al sindaco Carluccio. La convergenza su tale iniziativa delle forze di opposizione e di chi ha voluto prendere le distanze dalla sua stessa maggioranza, non può essere messa in discussione da manovre trasformistiche, da tatticismi che, se portati a compimento, minerebbero ulteriormente la credibilità delle istituzioni oltreché degli stessi protagonisti. Il clima di sfiducia e di indignazione per quanto verificatosi in queste settimane è molto diffuso in città che assiste con disagio ai comportamenti di chi pur avendo avuto i voti per governare non è riuscito a farlo.

Gli interventi degli iscritti hanno sottolineato queste preoccupazioni presenti nella società per la inconcludenza e la paralisi che il sindaco e quanti si ostinano a sostenerla hanno determinato sin dal primo giorno delle elezioni. Sono trascorsi più di sette mesi tutti utilizzati a litigare, a pensare solo a se stessi e ai propri amici a fronte di una città in profonda sofferenza dal punto di vista sociale, occupazionale, del decoro e della pulizia, della sicurezza. La città ha bisogno di ben altri comportamenti e di un rinnovato impegno in grado di produrre una discontinuità necessaria per ricostruire quella fiducia e e quel disinteresse indispensabili per affrontare le emergenze e il difficile futuro. La crisi in atto non può essere quindi risolta con accomodamenti e ammiccamenti che farebbero solo perdere altro tempo ed aggravare la stessa crisi politica e amministrativa. La città ha bisogno di serenità e di un governo autorevole che l’attuale sindaco e gli amministratori hanno dato ampia prova di non sapere garantire. Interrompere questa agonia e tutte le manovre in atto è un dovere civico, politico, istituzionale a cui nessuno che voglia bene alla città si può sottrarre. L’assemblea ha dato mandato alla commissaria e ai consiglieri comunali per sviluppare tutte le iniziative necessarie a consolidare i rapporti definiti con le altre liste e loro rappresentanti con la sottoscrizione della mozione di sfiducia e a confermare la volontà di tutto il PD a proseguire sulla strada intrapresa definendo un rinnovato rapporto con la società brindisina mortificata dai comportamenti di una amministrazione incapace, inconcludente e litigiosa. A coloro che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia spetta il compito di contribuire a quella chiarezza e fermezza di cui ha tanto bisogno la città. Alla luce di queste considerazioni l’assemblea degli iscritti ha preso atto e apprezzato la condivisione espressa dal segretario regionale sulle iniziative del gruppo e del PD di Brindisi per fronteggiare la crisi amministrativa comunale. L’assemblea ha proposto, anche alla luce della condivisione regionale, di organizzare per i prossimi giorni e comunque prima del prossimo consiglio del 16, una conferenza stampa di tutti i rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e nazionali del PD a sostegno della mozione di sfiducia e per liberare la città da questa amministrazione. L’assemblea infine ha preso atto dell’orientamento della commissaria di chiudere la lunga gestione commissariale e di procedere alla convocazione del congresso per ridare alla città un partito autonomo, rinnovato, unito e in grado di autodeterminarsi.

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