Ostuni, Regolamento dehors: la posizione del Commissario straordinario

OSTUNI – Il Commissario straordinario del Comune di Ostuni, Rosa Maria Padovano, ha chiarito la posizione del Comune di Ostuni circa l’occupazione del suolo pubblico per spazi all’aperto annesso ai locali di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.

Con note trasmesse nel corso dell’anno 2018, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto ha rammentato al Comune di Ostuni che “… qualsivoglia intervento di occupazione di suolo pubblico soggetto a tutela in area di centro storico è sottoposto all’art. 23 del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” D. Lgs. N. 42/2004”.

Tali interventi, pertanto, se non autorizzati dalla citata Soprintendenza, “… risultano essere abusivi in quanto tali, come peraltro risultano abusivi gli interventi in aree tutelate sotto l’aspetto paesaggistico”.

In particolare nel mese di agosto 2018 la Soprintendenza ha sollecitato l’invio della richiesta di autorizzazione di uso di suolo tutelato e di parere paesaggistico per impianti e strutture sulla base delle osservazioni già fornite al Comune dalla stessa Soprintendenza.

Questa gestione commissariale, sin dal suo insediamento avvenuto nel febbraio scorso, si è occupata dell’importante problematica provvedendo ad adottare con deliberazione n. 53 del 9 aprile scorso il “Regolamento comunale per l’occupazione di suolo pubblico di spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, attività artigianali ed esercizi di vicinato” ed inviando tale provvedimento alla Soprintendenza per il prescritto parere.

Nel comunicare che la Soprintendenza ha assicurato la massima tempestività per il rilascio del parere richiesto, si richiama quanto in precedenza precisato dalla stessa: “… l’entità di un intervento su un’area pubblica sottoposta contemporaneamente a tutela ai sensi dell’art. 10 co. 4 lettera g) e dell’art. 146 del D. Lgs. 42/2004 spetta a questa Amministrazione che ne ha delega per la tutela”.

 Appena nella disponibilità del citato parere questa gestione commissariale si attiverà per gli adempimenti di competenza.

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