Ora tocca a noi: “Cultura e turismo: si può fare di più!”

Negli scorsi giorni abbiamo assistito ad una accesa polemica sul tema del servizio di accoglienza turistica. Crediamo che, come troppo spesso accade, non si sia focalizzato il tema con le giuste lenti, perdendo l’ennesima occasione di aprire una discussione profonda sul ruolo che la cultura dovrà giocare per il futuro della città come elemento innovativo del suo tessuto economico e produttivo.

Il Comune di Brindisi, dopo una fase di tentennamenti amministrativi, ha infatti deciso di affidare il servizio alla Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Per quanto in linea di principio ci trovi favorevoli l’idea di internalizzare i servizi in capo ad enti pubblici, va riconosciuto che questa decisione oggi sembra essere mossa dalla superficialità piuttosto che dalla visione politica.

La Fondazione, infatti, non essendo dotata delle risorse interne necessarie dovrà forzatamente affidarsi all’esterno, attingendo in maniera disorganica al personale qualificato di cui avrà bisogno. La delibera lascia inoltre trasparire una volontà di agire nell’ottica del risparmio piuttosto che disegnare una prospettiva di sviluppo del settore, definendo con chiarezza quali sono le prestazioni ed i servizi che l’amministrazione intende erogare.

Insomma, sembrerebbe che alla Fondazione si chieda di coordinare l’organizzazione del minimo indispensabile: le visite guidate ai croceristi, e magari anche nei giorni festivi, la produzione e la stampa di qualche opuscolo informativo sulla città, la cura del sito “visitbrindisi”.

Un approccio insufficiente per quella che crediamo dovrebbe essere l’amministrazione capace di fare del settore della cultura, dello spettacolo, del turismo, della valorizzazione dei beni monumentali e culturali, un motore di nuovo sviluppo per il territorio.

Questa decisione lascia trapelare invece un difetto di attenzione e di strategicità, senza le quali difficilmente potremmo mai vedere realizzarsi quel salto di qualità che tutti auspichiamo e che molte altre città della Provincia o della Regione hanno realizzato attraverso le giuste politiche che hanno fatto della cultura un settore da cui produrre ricchezza diffusa.

Brindisi deve recuperare questo gap, deve investire sul marketing territoriale e sull’offerta turistica, ampliare l’offerta durante gli approdi dei croceristi, sperimentare esperienze innovative come nuovi percorsi di turismo lento, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale, mettendo a servizio le immense risorse che il territorio offre.

Fondamentale è anche dare dignità al consistente patrimonio dei beni monumentali, valorizzandoli a dovere e mettendoli in rete, completando il percorso intrapreso dall’amministrazione includendo i beni ancora inaccessibili e non utilizzati.

Investire in questo campo vuol dire dotarsi delle risorse necessarie, dando valore e dignità ai lavoratori del settore, sviluppando un virtuoso interscambio con le competenze e le energie dei privati.

Di contro, in mancanza di un disegno chiaro che definisca la strada da perseguire, tutti gli operatori del settore rimarranno isolati e smarriti, nella impossibilità di partecipare col proprio contributo alla crescita dell’intero territorio.

Crediamo che tutto ciò sia possibile solo a partire da una forte guida pubblica, effetto di una decisa volontà politica ed oculata attenzione sulle scelte da fare sul settore; pertanto ci auguriamo che d’ora in avanti l’amministrazioneassuma con maggiore accuratezza e riflessione politica decisioni importanti e coraggiose per fare della cultura e del turismo un volano per il rilancio di Brindisi.

Noi ci saremo, pronti a fornire il nostro supporto e il nostro impegno, convinti che la nostra amministrazione su questi temi possa e debba fare molto di più.

 

Comunicato stampa Ora tocca a noi

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