“Open Fiber”, per Natale Enel regala a Bari 40 mln. A Brindisi? Cenere e carbone

fibra ottica

BARI – Il Comune di Bari ed Enel open fiber (EOF), la società di Enel per lo sviluppo di una infrastruttura nazionale per la banda ultra larga, hanno presentato la Convenzione che permette la posa di fibra ottica sull’intero territorio comunale. Ad illustrare l’accordo e a presentare il progetto in corso sono stati, per il Comune, il Sindaco Antonio Decaro (neo presidente Anci) e per EOF l’Amministratore Delegato Tommaso Pompei. Il Piano di Enel open fiber per Bari prevede una copertura del 50% delle unità immobiliari entro settembre del 2017 e dell’80% entro settembre del 2018, per un totale di circa 120 mila unità immobiliari cablate, circa 600 km di rete di cui 400 interrati. L’investimento previsto è di circa 40 milioni di euro. “Bari e’ tra le cinque città italiane scelte per dare il via a questo progetto innovativo che consentirà a migliaia di cittadini baresi di accedere a una connessione di altissima qualità direttamente dalle proprie abitazioni – ha dichiarato il sindaco di Bari Antonio Decaro – Un investimento importante per la nostra città che, proprio in questi mesi, sta affrontando una serie di sfide determinanti sotto il profilo dell’innovazione tecnologica. Infatti stiamo cercando di portare avanti una piccola rivoluzione digitale con la dematerializzazione dei servizi amministrativi:  di ieri la notizia del Premio Agenda Digitale 2016 vinto dal Comune di Bari per la piattaforma e-gov.ba che permette ai cittadini di accedere ad una serie di servizi online direttamente dal pc della propria abitazione. Ed è in questo senso che i due progetti possono e devono incrociarsi in un unico percorso che farà di Bari una città più smart. Attraverso il piano di Enel open fiber, aggiungiamo un tassello alla costruzione di una comunità tecnologicamente più consapevole e al passo con la trasformazione in atto nel nostro Paese”.

Felicissimi per i nostri vicini baresi ma, forse, sarebbe stato più giusto che la scelta fosse ricaduta sulla città di Brindisi, atteso che ha la centrale termoelettrica più grande d’Italia e tra le più grandi d’Europa ed anche una delle zone industriali più vaste dell’intero Paese.

 

Redazione

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