Omicidio Paolo Stasi, il pm: “Fu premeditato”. Chiesto l’ergastolo per Christian Candita

Il pubblico ministero della Procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, ha richiesto la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per Christian Candita, 24 anni, accusato di omicidio volontario in concorso per la morte di Paolo Stasi, il 19enne ucciso il 9 novembre 2022 davanti alla sua abitazione a Francavilla Fontana.

Secondo le indagini, Candita avrebbe guidato l’auto utilizzata per portare sul luogo del delitto Luigi Borraccino, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. Borraccino, all’epoca dei fatti minorenne, è stato già condannato in primo grado a 20 anni di reclusione dal Tribunale per i minorenni di Lecce.

Il movente dell’omicidio sarebbe legato a un debito di 5.000 euro contratto da Stasi e dalla madre, Annunziata D’Errico, nei confronti di Borraccino per l’acquisto di hashish e marijuana. Le sostanze stupefacenti venivano presumibilmente confezionate per lo spaccio nell’abitazione della famiglia Stasi. 

Nel corso del processo davanti alla Corte d’Assise di Brindisi, il pm ha chiesto l’assoluzione di Annunziata D’Errico dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio, pur sottolineando una sua presunta responsabilità morale nella morte del figlio . Per l’attività di spaccio, De Nozza ha richiesto una condanna a 7 anni e mezzo di reclusione per Candita e a 10 anni per Borraccino.

Il processo proseguirà con le prossime udienze, mentre la comunità di Francavilla Fontana rimane scossa da questa vicenda che ha evidenziato problematiche legate alla criminalità giovanile e al traffico di stupefacenti.

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