“Non una di meno”: continua la lotta contro ogni forma di violenza

BRINDISI-Il movimento internazionale Non Una Di Meno continua la lotta contro ogni forma di violenza maschile sulle donne, condanna le istituzioni che ne ignorano le richieste di aiuto e le denunce, non dando seguito ad interventi immediati ed efficaci a protezione della loro vita e di quella dei/delle  propri/e figli/e.

In Italia le istituzioni  non operano in maniera coordinata, lasciando spazio ad omissioni ed errori che troppo spesso pagano le donne e i/le loro figli/e. I centri antiviolenza, gli interventi di prevenzione, l’educazione in tutto il sistema scolastico sono indispensabili  a sradicare la catena di violenze di cui il femminicidio costituisce l’apice. I costi umani, economici, sanitari, legali sono enormi.

Occorre che le parole delle donne trovino ascolto e credito presso le istituzioni (servizi sociali, strutture sanitarie, forze dell’ordine, procure, tribunali), condizione basilare per consolidare   i percorsi di uscita dalla violenza e radicare una vera cultura di rispetto delle differenze di genere e della libera scelta nelle relazioni.

Come dimostrano le campagne WETOOGHETHER, TIMESUP, QUELLAVOLTACHE sulle molestie sessuali sui luoghi di lavoro, di studio, ecc., è solo quando si dà ascolto alle PAROLE E AL BISOGNO DI LIBERTA’ DELLE DONNE che si innesta il processo di cambiamento teso a debellare molestie, abusi e violenze tuttora socialmente tollerati.

STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE PERCHE’ LA VITA E LA LIBERTA’  DELLE DONNE VALGONO

A BRINDISI l’8 MARZO SIAMO IN PIAZZA VITTORIA DALLE ORE 17 ALLE 20 ANCHE PER RAFFORZARE IL MONITORAGGIO SULL’OPERATO DELLA ASL IN MERITO AL RISPETTO DELLA SALUTE SESSUALE E DELLE SCELTE RIPRODUTTIVE.

Dopo il presidio davanti all’ospedale Perrino del 28 settembre scorso, in delegazione abbiamo incontrato il 28 febbraio il dottor Pasqualone, direttore generale della ASL di Brindisi.

  Nel corso dell’incontro gli abbiamo consegnato le firme raccolte tra la cittadinanza a sostegno della piena applicazione della legge 194 con il ripristino del servizio dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) all’ospedale Perrino, dell’attuazione delle linee guida della Regione Puglia per l’aborto farmacologico con la RU486, metodica che assicura minore invasività,  del coordinamento tra l’ospedale e i consultori relativamente agli interventi di informazione e distribuzione gratuita della contraccezione, inclusa quella di barriera per prevenire gravidanze indesiderate e malattie a trasmissione sessuale, dell’offerta della partoanalgesia, parto indolore all’ospedale Perrino, struttura indicata tra quelle che devono assicurare questa prestazione essenziale nel servizio pubblico e non a pagamento  come accade attualmente.

Il dirigente della ASL ha dichiarato che da oltre un mese all’ospedale Perrino un medico assicura una volta alla settimana gli interventi di IVG, superando al momento l’obiezione di coscienza della struttura, che sono in corso di espletamento le procedure per installare la sala operatoria al reparto di ostetricia e ginecologia necessaria alla partoanalgesia, che sarà individuata una figura di riferimento per attuare il coordinamento tra l’ospedale e i consultori in relazione all’IVG.

Inoltre, abbiamo evidenziato la necessità di integrare l’indagine epidemiologica sull’inquinamento a Brindisi con riguardo all’incidenza sulla salute delle donne e sulla necessità di conoscere i dati sugli aborti indotti dalla presenza degli inquinanti.

 Infine, abbiamo chiesto alla ASL di disporre presso l’ospedale Perrino  e nei consultori di mediatrici culturali, professionalità necessaria a facilitare l’accesso ai servizi sanitari delle comunità migranti presenti nel territorio. L’impegno e la vigilanza di Non Una Di Meno su questi temi proseguiranno.

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