BRINDISI – “L’ennesima farsa della Amministrazione Carluccio”. Così il consigliere comunale Nando Marino definisce l’esito delle audizioni tenutesi ieri mattina per la scelta degli amministratori della Brindisi Multiservizi e delle Farmacie comunali.
“Era inutile far perdere tempo – dice – ma, soprattutto, si poteva evitare di offendere la dignità di fior di professionisti che hanno partecipato ai due bandi e che ieri mattina si sono sottoposti all’esame della Commissione. Nulla contro le due persone individuate (Vito Camassa per la BMS e Teresa Bataccia per le Farmacie, ndr), ma è evidente che si tratta di nomine politiche fatte con l’unico obiettivo di rafforzare una maggioranza in forte crisi, come dimostra il fatto che dopo 18 giorni non è ancora riuscita a venire a capo della composizione della nuova Giunta. Sono sei mesi che la città di Brindisi è paralizzata, perchè in tutto questo tempo la maggioranza non è mai riuscita a trovare i suoi equilibri interni, sempre alle prese con la spartizioni di poltrone a livello di assessorati o di incarichi nelle partecipate. Mi auguro che il sindaco e la sua coalizione abbiano uno scatto di dignità, un sussulto di orgoglio e capiscano che sarebbe il caso, per il bene della città, di porre fine a questa lunga agonia.
Ed a proposito delle audizioni, mi piacerebbe sapere dove fosse ieri mattina il garante della legalità, il notaio Michele Errico, tenuto conto che su questa storia invieremo gli atti alla Procura della Repubblica. E mi chiedo anche cosa avrà provato, invece, un professionista stimato e di indubbia moralità, quale è l’avvocato Francesco Silvestre, visto che era presente alla farsa consumatasi nel Salone “Mario Marino Guadalupi”.
Infine, considerato che a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca, una nota sulla signora Teresa Bataccia: non vorremmo scoprire, considerato che risulta essere la presidente della Cooperativa Giocartacli che ha in essere una serie di convenzioni con il Comune di Brindisi, che la nuova amministratrice delle Farmacie comunali magari si è dimessa qualche tempo fa da questo incarico….”.
