BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento di Claudio Niccoli, ex consigliere comunale e storico rappresentante del Partito Repubblicano, il quale getta ombre sulla nomina ‘troppo repentina’: “Che ci siano interessi di qualche Partito di Maggioranza a livello Governativo?” – si chiede:

Ma che sta succedendo in questa città? Nella mia città. Nella nostra città. La politica ha abdicato al populismo, all’ignoranza, al malaffare, all’egoismo all’impreparazione,; insomma si è creato un baratro tra la società vera, reale e quella della rappresentatività. Il ritorno alle urne dovrebbe essere un cambiamento, inizio di una nuova via, da noi rappresenta una conferma del vecchio e dei soliti noti.

Cambiamo tutto, azzeriamo tutto per non cambiare niente. Il problema è la gestione solo ed esclusivamente la gestione della cosa pubblica,come se fare politica significhi solo gestire e non programmare, studiare, proporre, migliorarsi, ascoltare ed incidere sul futuro delle nuove generazioni. Cose che in altre città creerebbero ribellioni di massa ,indignazione,proteste ,da noi si risolvono con la salomonica frase “Lo sapevamo,che possiamo farci, tutti uguali”. Non è così. Con la sfiducia alla Sindaca Angela Carluccio abbiamo raggiunto il fondo, non perché un sindaco non possa essere sfiduciato, ma per il modo carbonaro ed di interessi dei singoli che l’ha prodotto.

La città deve interrogarsi per quello che è successo, prima, durante e dopo la caduta della Sindaca.




Prima per la guerra alla stabilità fatta da microinteressi, che qualcuno farebbe bene a dire. Durante per il metodo carbonaro, irresponsabile e di egoismo dei singoli. Il terzo il più grave, la nomina del Commissario Giuffrè fatta in tempo di record, come se qualcuno l’avesse già programmato, pensato e studiato, mai successo in Italia una nomina così veloce. Che ci siano interessi di qualche Partito di Maggioranza a livello Governativo? Uno stucchevole e camaleontico comunicato del PD brindisino lo confermerebbe, si esaltano le dichiarazioni del Commissario Prefettizio che erano e sono solo una fotografia dei problemi, arrivando a dichiarare “Che con queste premesse, il Partito Democratico di Brindisi non potrà far mancare il proprio sostegno incondizionato al Dott. Giuffrè’”: è un commissario prefettizio  non un sindaco democraticamente eletto; non fa parte di una maggioranza: dovrebbe essere al di sopra delle parti, no espressione di Partiti. Il partito Democratico che continua a far finta di niente, come se non avesse responsabilità di quello che è successo a Brindisi, dalla scelta del Sindaco Consales poi scaricato per convenienza, alla scelta forzata del Candidato Sindaco Marino, sconfitto democraticamente alle elezioni. Si esalta, grida alla soddisfazione perché un funzionario dello Stato fotografa la situazione ed offre superficiali risposte alle soluzioni, come giusto che sia visto il poco tempo di permanenza in quell’incarico. In questi anni di responsabilità di governo cittadino che risposte sono state date ai problemi della città, alle partecipate, alle problematiche dei rifiuti? Nulla assolutamente nulla. Ma il Pd camaleontico sfugge dalle sue responsabilità e tenta di rifarsi per l’ennesima volta una verginità. Rimango fermo sulle mie posizioni,un grigio funzionario dello Stato gestirà l’ordinario,speriamo bene, non risolverà nulla,o se lo farà non avrà tensioni sociali o politiche da pensare, ma applicherà solo  tecnicismi di bilancio, cercando di assumersi quanto meno responsabilità, possibili. In città è nato invece,un nuovo partito il partito del Commissari Prefettizio, tutti pronti ad incontrarlo,per senso di responsabilità nei confronti della città? No, credo, per sponsorizzare, soluzioni fatte da microinteressi, o peggio per raccomandare Dirigenti Comunali. Nessuno si è indignato che uno dei primi atti  del Commissario è stato quello di azzerare tutti gli incarichi dirigenziali, trasferendoli momentaneamente al Segretario Comunale,che mi pare sia anche responsabile dell’anticorruzione e quindi incompatibile. Credo che nei confronti dello stesso sia stata avviata una inchiesta interna per la nota vicenda Aro riguardante i 180.000,00 euro dati a dirigenti e funzionari comunali, le cui risultanze sono state consegnate, credo, alla Procura della Repubblica. Ma nessuno dice nulla per paura di risultare impopolare con chi oggi ha la responsabilità di rappresentare l’amministrazione Comunale di Brindisi. Ed in ultimo vorrei sapere per trasparenza nei confronti della città se chi riveste incarichi apicali, dirigenziali nuovi o vecchi sia iscritto a Loggie Massoniche, non perché rappresenti un problema, ma per capire meglio lo spirito di “Fratellanza”, atteso che le liste degli iscritti sono di dominio pubblico e non segrete.

Claudio NICCOLI (Ex Consigliere Comunale)

1 COMMENTO

  1. Uno scritto che, se ce n’era bisogno, dimostra una volta in più in che genere di degrado (a 360°) siamo sprofondati.

LASCIA UN COMMENTO