BRINDISI – Ieri 28 febbraio, a seguito della commissione consiliare n. 8, ci saremmo augurati di poter annunciare la risoluzione di un problema che da più di 3 mesi ormai, pregiudica lo studio di tanti studenti ed universitari brindisini, ovvero la chiusura della Biblioteca provinciale.

Lo afferma, in una nota, i gruppi di Noi Centro e Brindisi Prima di Tutto che proseguono: “Come noto, l’immobile fu chiuso a seguito di un principio di incendio avvenuto nel mese di novembre. Invece ancora una volta ci dispiace constatare la costante inerzia dell’ente provinciale nell’affrontare e risolvere il problema, visto che, come confermato dal responsabile della Regione Puglia, il dott. De Luca, la stessa ha provveduto con determina dirigenziale ad emanare, già dal mese di dicembre, circa € 293.000, come fondi per la gestione delle funzioni culturali biblioteche e musei.  Fondi questi ultimi che sarebbero potuti essere stati sin da subito impegnati per la realizzazione dei lavori da effettuarsi per il ripristino dei luoghi e la conseguente apertura della struttura alla cittadinanza, ma ad oggi purtroppo inspiegabilmente  nulla è stato fatto. Mesi fa Bruno disse che le procedure di riapertura erano state ritardate causa emergenza neve invitando i nostri gruppi consiliari ad approfondire la legge Del Rio. Oggi crediamo che la neve (3 giorni in circa 150 di chiusura biblioteca) si sia sciolta da un pezzo e che per l’ennesima volta sia emersa una gestione dell’ente provinciale senza ne capo ne coda. Ciò nonostante, siamo ancora pronti a recepire l’invito del Presidente Bruno a studiare, magari proprio nella Biblioteca Provinciale, pertanto non ci resta che ancora una volta sollecitare Bruno stesso ad assumersi una volta per tutte le responsabilità ed avviare le procedure per la risoluzione del problema, nonché a sottoscrivere nella giornata del 6 marzo la convenzione tra Regione ed Upi, al fine di espletare il passaggio delle competenze in merito a biblioteche e musei in capo agli uffici regionali e liberare la città di Brindisi da questa gestione indecorosa della biblioteca”.




Redazione

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