Sul declino della politica in questa città potremmo scrivere libri, anzi enciclopedie. Tutto è iniziato tempo fa, ma ha subito una svolta con quel fatidico e orrendo cocktail di politica ed affari, che i più chiamano “Ribaltone”, cioè quando un sindaco eletto da una maggioranza la cambiò, trovando in consiglio comunale l’appoggio di singoli Consiglieri per poter governare e mise in gabbia un partito serio come il PD, allora rappresentato da persone autorevoli. Sono convinto che il del Partito Democratico fece quella scelta per il bene della città, ma i risultati determinarono il contrario, imbrogli, affari, arresti, la politica affidata alla fame dei singoli Consiglieri Comunali e alle loro richieste. Fu la fine di una bella intelligenza amministrativa al servizio della città Giovanni Antonino. Dopo il ribaltone in dato elettorale fu drammatico per la Politica, il 70% dei brindisini aveva premiato quella scelta collocando diversi attori in Parlamento, in Regioni, al Comune, ma gli stessi dopo gli episodi oramai famosi la negarono, anzi la combatterono. La politica non è mai un discorso di sole percentuali. MAI. Ognuno di noi ha la sua storia, le sue esperienze, e le sue negatività. Qualcosa sei mesi fa è successa in città, Emiliano il “Conquistatore” ha perso, il bari-centrismo ha perso, l’orgoglio di essere brindisini ha vinto, ora bisogna costruire il futuro. Sono felice che tanti giovani speranze siedano in Consiglio Comunale, dobbiamo dargli tempo. I portatori di voti nelle ultime elezioni c’erano da una parte e dall’altra, ma esso è un male atavico di questa nostra città. La disfatta di Emiliano, ha lasciato tanto astio e livore sul territorio, che bisogna limare, smussare ma soprattutto superare. È stato messo sulla graticola una persona per bene come Nando Marino, domani ne utilizzeranno un altro, senza progettualità ma solo contro, è il prezzo da pagare alla politica dei personalismi e non delle idee. Ereditare una situazione come quella del Comune di Brindisi non è stato facile, e non sarebbe stato facile per nessuno, neanche per chi ha navigato in acque tumultuose e variegate della politica e dell’ Amministrazione Pubblica. I problemi della città sono tantissimi, fatine con la bacchetta magica non esistono, soluzioni immediate men che meno, urge e necessita programmazione, obiettivi e politica seria. I risultati potranno non essere immediati ma se ci si impegna verranno. Serve un controllo, una verifica ed un ampliamento, su quelli che erano e sono gli obiettivi annunciati alla cittadinanza in campagna elettorale. Bisogna migliorare la comunicazione ed il dialogo con i cittadini, per riportare le verità nelle sedi giuste. Le crisi endemiche e giuste della politica servono a questo, nessuno si illuda che sia semplice, si viaggia su una Ferrari di notte a fari spenti a 250 km/h e con poca benzina. Sei mesi fa, Angela Carluccio era la soluzione migliore per la città, il consenso l’ha premiata, non era una vittoria ma una grandissima responsabilità che da sola non poteva e non può reggere, ognuno si assuma le sue responsabilità. Questa Amministrazione ha un vantaggio enorme è rappresentata da una persona Onesta, ora bisogna diventare anche capaci di gestire le miriadi di problematiche che attanagliano la città. Tutti si sforzano di attribuire al Sindaco padrini e burattinai, non ne ha, non è una yes-man , esiste un confronto democratico e paritario, quindi non esistono grandi manovratori ma semplici collaboratori con l loro peso politico e la loro esperienza. Concludo ricordando a tutti, che il ruolo del mass-media è importante quanto la politica e l’amministrazione, la loro responsabilità non è da poco, così come è ricordato dal presidente della Repubblica le bufale e le falsità non fanno bene alla Democrazia. Ognuno deve sforzarsi di rimanere nelle proprie libertà e prerogative, mantenendo però, sempre una onestà intellettuale, che può solo fare bene alla nostra città.
Claudio Niccoli (già consigliere comunale)
Risponde il direttore Pamela Spinelli:
Non entro nel merito delle valutazioni di natura politica che il signor Claudio Niccoli esprime: ciascuno di noi è libero, almeno si spera, di dire la propria in assoluta autonomia di pensiero. Diversamente, avremmo potuto censurare il suo intervento, cosa che NOI non siamo abituati a fare.
Mi sembra doveroso, tuttavia, fare un riferimento a quanto da lui espresso circa il ruolo della stampa che è sì fondamentale e di notevole responsabilità, ma è altrettanto importante il rispetto che la politica deve a chi opera nel settore. Entrando nello specifico, poi, va detto che dalle nostre parti i politici – TUTTI – tendono a spostare il significato di “bufala” che, nella realtà, altro non è se non una notizia priva di fondamento. Diversa è, invece, l’indiscrezione. Quando la nostra testata riporta delle indiscrezioni non riporta fatti non veritieri ma, più semplicemente, notizie forse difficili da digerire da chi viene attaccato. Noi (così come i colleghi di altre testate) abbiamo le nostre fonti che, spesso, provengono dall’interno della stessa maggioranza. Abbiamo, però, l’ottima abitudine – che deriva dalla nostra deontologia – di verificare la notizia più volte.