Leggendo l’intervento di Pino Marchionna, persona che stimo, mi rivedevo davanti agli occhi i miei studi giovanili e le discussioni lunghissime ed accese su Macchiavelli, Croce, Weber, Hobbes e Kant. Le discussioni oserei dire ultra millenarie fin dai tempi dei Greci, su etica-morale e Politica, sulla autonomia dei giudizi, sulla moralità della Politica e la Politica della moralità. Ho pensato ad Enrico Berlinguer e la sua questione morale, patrimonio di noi Laici Lamalfiani e con riferimenti, per noi, importanti come Norberto Bobbio.

Il potere non ha moralità, l’agire politico non ha un etica, ha un fine per il quale bisogna lavorare e raggiungere obiettivi e traguardi.

Tutto ciò che è immorale per te,può essere morale per altri, i ponti della moralità non si costruiscono, sono come diceva Kant dentro di noi,” La legge morale dentro di me il cielo stellato sopra di me”.

In questa città, non sono i cittadini che devono crescere,ma bisogna combattere l’occupazione delle istituzioni, dai capi bastone, portatori  solo di voti e non di idee e soluzioni.

Per fare questo ed evitare che si scivoli nel populismo più becero,serve un patto tra i partiti e movimenti, chiaro e trasparente, che emargini i soggetti con determinate caratteristiche e non accetti nelle liste o negli organismi di partito i trasfughi e i voltagabbana, sarebbe una lezione di civiltà.

I cittadini apprezzerebbero.

La partecipazione attraverso il patto di cittadinanza ha molto il sapore dell’utopia e stravolge la regola della delega affidata dagli elettori agli eletti. Regola fondamentale per la Democrazia.

Diverso sarebbe, se ognuno di noi, nel proprio ambito politico si sforza di coinvolgere i propri iscritti e simpatizzanti nelle scelte importanti, per sentire la pancia della città, ma questa resta ed è una scelta autonoma di chi ha responsabilità politiche.

Non mi piace chi insegue la Democrazia e la libertà attraverso il Web e chi dice di rappresentare cittadini onesti e capaci, mentre gli altri sono l’opposto, insomma non amo i Pentastellati.

Il Web può essere un nuovo mezzo di comunicazione, ma non può determinare scelte e posizioni politiche che necessitano di competenza, conoscenza e capacità.

La mancanza di classe dirigente è un fulcro essenziale per lo stato della città e per il suo futuro.

Una classe dirigente non si costruisce in un giorno, in un mese, in un anno.

Di questa situazione,tutti i partiti hanno responsabilità enormi, ma le responsabilità sono  anche di uomini un tempo importanti e riferimento di molti, che attraversando crisi esistenziali e di identità, sono saltati da uno schieramento all’altro ,con la facilità  con cui una pallina da tennis ,và da una parte all’altra del campo.

Dobbiamo riprendere a discutere,programmare e risolvere le problematiche della città,ognuno lo faccia come meglio crede,ma facciamolo,superando gli steccati,le contrapposizioni,le ambizioni personali e le prospettive dell’immediato.

Abbiamo tutti delle responsabilità,nessuno escluso, chi ha la capacità, la sua storia personale e voglia di fare lo metta solo a disposizione della città, ma i protagonisti devono essere altri, I GIOVANI, con la loro tensione ideale, con i loro sogni, con le loro capacità e con il loro nuovo modo i vedere una società in continua evoluzione che corre velocissima verso un futuro diverso.

Claudio  NICCOLI

 

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