BARI – Troppe negligenze, scarsa sicurezza ed operazioni di evacuazione del traghetto approssimative e fatali. Per la Procura di Bari non ci sono dubbi: devono andare a processo tutte le 30 persone accusate del naufragio della motonave Norman Atlantic, avvenuto al largo delle coste albanesi esattamente quattro anni fa, nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014, dopo un incendio scoppiato a bordo. Nel naufragio morirono 12 persone, assiderate, annegate, carbonizzate. ma la cosa più atroce è che i corpi di altri 19 passeggeri non sono mai stati ritrovati. La Procura, che ha chiuso l’inchiesta dopo un complicatissimo incidente probatorio durato due anni, contesta all’armatore, al comandante, ai noleggiatori della motonave e a 26 membri d’equipaggio i reati di naufragio colposo, omicidio colposo e lesioni colpose, oltre a numerose violazioni del codice della navigazione. Alcuni marinai sono anche accusati di aver abbandonato la nave prima che i passeggeri fossero in salvo. L’incendio partì con il mare in burrasca da un camion frigo sul ponte 4 e si diffuse rapidamente agli altri tir, ma l’allarme fu lanciato 20 minuti dopo, troppo tardi. La Norman, che era partita da Brindisi, si trova ormeggiata dal febbraio del 2015 nel porto di Bari ed è tuttora sotto sequestro.