Multiservizi, il Cobas ha incontrato il sindaco Riccardo Rossi

bobo aprile

Il Sindacato Cobas ha incontrato nella giornata di Martedì 16 Aprile  il Sindaco di Brindisi , Riccardo Rossi , per discutere di Brindisi Multiservizi e dei problemi che la attraversano.

Un incontro molto franco e serrato  in cui ci siamo detti le cose in faccia senza nasconderci nulla, noi nel difendere i lavoratori che hanno il diritto di essere sostenuti e dall’altra una Amministrazione che vuole chiarire alcuni punti .

Il Sindaco ha voluto fare la premessa che con 14 milioni di disavanzo in bilancio ha preferito realizzare delle scelte  pesanti e difficili piuttosto che andarsene casa ed affidare ad un Commissario le sorti della città.

Come prima cosa il Cobas ha chiesto chiarimenti su questo taglio di circa 1 milione di euro che la Amministrazione  Comunale opererà nei confronti della azienda.

La risposta del Sindaco  alla questione del taglio è stata che 250.000 euro derivano dal bilancio in positivo della società e altri 600.000 dal fatto di avere meno personale dello scorso anno.

Significa nei fatti che le persone vincitrici del concorso devono aspettare qualcuno che vada in pensione per essere assunte.

Un concorso che ha visto migliaia di domande e che poteva essere evitato perché di fatto si rivolgeva ai precari che da 7/8 anni lavoravano per Brindisi Multiservizi .

Persone che  hanno superato i 36 mesi con la legge vecchia e che qualsiasi tribunale condannerebbe la Brindisi Multiservizi alla loro immediata assunzione.

Il problema  che abbiamo sottolineato è che dei precari si ha  bisogno e che  la società e le diverse amministrazioni comunali che si sono susseguite non sono riuscite a stanare dagli uffici personale da inserire  in una nuova organizzazione del lavoro.

Del secondo che doveva essere effettuato , quello relativo ai beni monumentali, non se ne parla più eppure il turismo doveva essere un elemento trainante per “una Brindisi turistica”.

Al Sindaco Rossi che giustamente rivendicava un certo numero di persone al settore verde abbiamo risposto che di fatto sono la metà  quelle che operano realmente e che spetta al Comune controllare che le cose vadano nel verso giusto.

Il Sindaco Rossi ha posto inoltre l’accento su quelli che ritiene  stipendi alti di una parte di dipendenti .

Il Cobas ha tenuto a spiegare che  la BMS gli unici su cui si ha  risparmiato sono i lavoratori che si sono visti cancellare da un giorno all’altro dei miseri incentivi e che la società non è riuscita ad intervenire su decisioni di compensi “ad personam” realizzate da precedenti amministratori della BMS.

Insomma una serie di nodi storici che non sono stati risolti nel corso degli anni.

Il Sindaco ha sollevato inoltre la questione dei troppi invalidi presenti nella società , circa 40 , su cui chiederà investigazioni supplementari in modo tale da punire qualche “furbetto del quartierino”, cosa annunciata da sempre e di cui non abbiamo mai visto nessun risultato.

Il Cobas ha chiesto al Sindaco come socio unico di spiegare all’Amministratore Giovanni Palasciano di valorizzare la  platea di lavoratori a cui sono stati tolti  soldi.

Il Cobas ne chiede  la  restituzione  togliendoli a chi li ha ricevuti illegittimamente, di snellire una pesante organizzazione del lavoro e restituisca personale in mezzo alla strada, di assumere i vincitori del concorso degli operai e di avviare quello per i beni monumentali.

Il tutto per riuscire a realizzare maggiori servizi per la città che sarebbero, questo sì, un vero motivo di risparmio.

Lo stato di agitazione promosso dal Cobas continua affinché le cose cambino realmente e positivamente per chi svolge il proprio dovere e per  una città che merita altro.

Per il Cobas Roberto Aprile

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