BRINDISI – Anche Movimento Nazionale per la Sovranità interviene su quanto successo l’8 marzo scorso, quando è stato picchiato selvaggiamente e brutalmente un extracomunitario, venditore di mimose ambulante.

“Chi potrebbe pensare che il nostro interesse, in merito a questioni di sicurezza e criminalità, avvenga soltanto quando la vittima è un italiano, così come accaduto alcune settimane fa, si sbaglia di gran lunga – si legge nella nota a firma di Cesare Mevoli, presidente provinciale e componente dell’Assemblea Nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, e Jacopo Sticchi, responsabile provinciale di Gioventù del Movimento Nazionale per la Sovranità – la garanzia di sicurezza e di serena vivibilità è un aspetto che non conosce distinzione se a commettere un reato sono individui d’origine italiana o straniera, però in questo contesto non si può negare l’evidenza di una forte presenza di extracomunitari, i quali, laddove, c’è possibilità di guadagno, derivante da feste o ricorrenze, intendono fare concorrenza ai già precari ambulanti italiani, avviliti da una incessante disperazione economica.

Il modo in cui poi si svolgono le vendite è tutto da certificare perché abusivismo ed accattonaggio esente da tasse sono reati da perseguire indipendentemente da chi li commetta. Quanto detto non giustifica ovviamente il gesto, ma lo spiega attaverso una logica ben precisa. Si tratta di una guerra tra poveri architettata a tavolino da chi gestisce le sorti dei popoli, che vengono burattinati, come fossero marionette prive di una propria autonomia, imponendo loro una immigrazione sfrenata, che è motivo di un ulteriore tasso di delinquenza quando essa si scontra con realtà in cui vige una povertà allarmante. Ciò che si è verificato nella giornata dell’8 Marzo, infatti, è stato l’esito di una lotta per la ”sopravvivenza” e da quanto abbiamo appreso ha visto protagonista in negativo un nostro concittadino in preda ad un momento di rabbia dovuta alla spietata ”concorrenza”. È però da escludere assolutamente che si tratti di un gesto di razzismo come alcuni hanno strumentalizzato, sarebbe accaduto ugualmente se ad intralciare i guadagni fosse stato un italiano. Disperazione e crisi portano a tali gesti ed è necessario eliminare le cause di povertà per offrire ai nostri cittadini una dignitosa condizione di vita. D’altro canto siamo però convinti che chi infrange le leggi debba pagarne le conseguenze e per rendere comprensibile il nostro atteggiamento in relazione a situazioni del genere, riportiamo una citazione di Giorgio Almirante, storico esponente della Destra, il quale affermava: ‘’Se a commettere un reato è uno dei nostri, riceverà una doppia pena affinché sia da esempio per tutti’’. In un tempo in cui si sono persi i riferimenti, ci sembra più che opportuno rievocarli per dare una sana interpretazione di destra alle dinamiche sociali e politiche, che rendono il presente sempre più confuso e incerto agli occhi della gente, ma non per noi, che abbiamo una visione chiara e nitida degli eventi”.




Redazione

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