Minacce ed atti intimidatori ai danni della cooperativa “Terre di Puglia” di Mesagne

MESAGNE – Lettere con minacce di morte ed atti intimidatori ai danni della cooperativa Terre di Puglia di Mesagne, inserita nel circuito di Libera Terra, che gestisce terreni confiscati alla criminalità. Due giorni fa è stato compromesso l’impianto di irrigazione delle colture.

I responsabili della cooperativa hanno dichiarato che non si lasceranno intimidire, mentre nel frattempo arrivano attestati di solidarietà, compreso quello del sindaco di Mesagne Toni Matarrelli che, in una nota, si dice certo che le forze dell’ordine sapranno fare piena luce su questi episodi ed invita i soci di Terre di Puglia ad  andare avanti con coraggio ed impegno.

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6 COMMENTI

  1. A distanza di mesi, niente sul fronte delle indagini. Solo una fake news da parte di “amici romani e inglesi di libera che si interroga sul perché non vi siano stati attestati di solidarietà istituzionali a cercare su internet”. Forse, visto tutto il clamore, e visto che e stata pompata da qualcuno che ha creduto di monopolizzare internet, bisogna dare la risposta che cmq sfuggita sui social, è stata censurata, proprio da chi a interesse a mantenere un certo status a Mesagne, o semplicemente a difendere qualche amico, con un passato proprio da armiere anche di quella criminalità così come di qualsiasi contrabbando di armi, in amicizia con chi oltre a non pagare il conto per intero nei ristoranti, a sua volta ha sepolto, truffandoli come concime! Dei fanghi tossici tra le campagne tra Mesagne e Brindisi che ci siamo giá assorbiti tutti.
    Quando sotto la porta o a dirigere la serata ci vedi certi soggetti? Ci lamentiamo se anche le istituzioni sono in imbarazzo? Ecco la risposta che si cercava.

  2. Fa rabbia ricercare notizie al ritorno da Foggia, dove si 20000 persone, ma i residenti che DEVONO essere i primi, sono rimasti i più pavidi, a non mettersi di fronte a chi gli sta creando tutti quei problemi, che di sicuro sono i soliti decina di idioti, prima che esca il solito pentito.
    Ma questa storia degli amici contro le mafie Londinesi, Francesi, Spagnoli, Tedeschi e Svizzeri… per favore… quelli di libera VERI ci mettono la loro faccia.
    Vergogna a chi credendo di avere le password di un form, non ha ancora capito che internet tutto puoi togliere, ma poi tutto ti restituisce.
    Ai gestori delle strutture libera di Mesagne dico, mettete alla porta, qualche ex amico scout con l’hobby delle risse, dopo il goccetto di troppo, pure dei tentati affari dopo le liti stradali con l’intervento degli avvocati delle assicurazioni.
    Qualche tempo fa ha richiamato al ordine anche il ministro di giustizia.
    Dott. Filiberto
    Quello vero! O non avvisato della partecipazione al forum gestito da chi copre un amico… che faceva affari con le armi, con le quali si facevano le rapine in provincia di Brindisi e da li, dove era possibile.

  3. Una antica vergogna mesagnese.
    Quella dei fanghi tossici venduti e dispersi come concime moderno a degli anziani…
    Ridicolo scoprire che esilio d’orato fanno fuori sede con quei soldi…
    Assomigliano a quelli che hanno mangiato facendo fallire banche! La blogger…
    E noi paghiamo!

  4. Il bello è che credono di essere invisibili!
    Libera badi a mettere alla porta i suoi amici scout cerca risse ovunque e con chiunque.
    Eppure i rompi fioriere con l’educatore che sparapacchia la sua panza sorridente a tavolino a vederli…
    Primo perché non li si sopporta più.
    È inutile gridare sempre alla mafia! Alla mafia! La mafia vera non fa queste cose!
    Magari qui hanno fatto qualche casino che a differenza di altri non abbiamo visto e succede cosi.

  5. Queste cose a Mesagne le sanno tutti! ANCHE PERCHÉ SONO TANTO SPACCONI DA VEDERSI. LA GENTE NON È TONTA! E c’è chi li ha coperti. Gli “intoccabili”.

  6. Il problema della mafia a Mesagne è semmai chi ripulisce i soldi, e su questo si sono espressi non giornalisti ma magistrati a giornalisti.
    Guardacaso… però, c’è una connection che porta agli ambienti scout anno 90… e vabbè, l’importante che non passi l’intera città di Mesagne per fessa.