L’interdizione di parte dell’area mercatale “ex Inapli” destinata ai coltivatori diretti, a seguito del riscontro di cedimenti strutturali alle coperture lignee è una decisione certo inevitabile per ragioni di sicurezza.
Tuttavia è lecito domandarsi perché tali criticità non siano state individuate per tempo, magari a seguito di verifiche proprio durante i lavori di rifacimento del corpo di fabbrica dell’area mercatale.
È inaccettabile che solo oggi si scopra una condizione di pericolo in strutture che fanno parte da tempo della quotidianità di venditori e cittadini.
Nel frattempo, alcuni dei commercianti sono stati “parcheggiati” in una sistemazione provvisoria assolutamente inadeguata, priva di qualsiasi tipo di copertura, esponendoli alle intemperie e mettendo a rischio la continuità della loro attività. Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, è evidente che questa non può essere una soluzione sostenibile.
Ad oggi la nostra richiesta urgente di convocazione della Commissione Lavori Pubblici alla presenza del Dirigente e del Direttore Lavori non ha avuto riscontro alcuno.
La politica locale, assorbita quasi completamente dall’imminente appuntamento elettorale regionale, non può voltare le spalle ai bisogni reali e urgenti della città.
Ignorare o rimandare la questione è una forma di inerzia pericolosa e irresponsabile.
Chiediamo una risposta rapida, concreta e rispettosa del lavoro dei commercianti e delle esigenze dei cittadini che frequentano quotidianamente quel mercato.
Non è solo una questione logistica: è una questione di dignità, attenzione e rispetto per chi lavora e vive la città ogni giorno.
Il tempo delle promesse è scaduto.
Ora servono fatti. Subito.













































