Massimiliano Ferragina: faccio arte per soddisfare il mio bisogno di “infinito”

Massimiliano Ferragina

L’arte contemporanea appare per molti qualcosa di distaccato dalla realtà, sembra quasi “cosa per pochi”, arte distante, concettuale, metafisica, insomma difficile da rendere accessibile. Soprattutto se tocca temi complessi come il sacro, il divino, il trascendente. Massimiliano Ferragina, artista italiano molto conosciuto, ha fatto del sacro il suo soggetto artistico preferito! “Con l’arte nutro di sacro le mie inquietudini!”. Con queste parole Ferragina spiega la sua necessità di dipingere, di creare, di scrivere, di fare arte nei linguaggi che più lo aiutano ad esprimersi.

Massimiliano, da qualche giorno i siti web annunciano una tua nuova mostra personale dal titolo Prospettive In-quiete. Di cosa si tratta?

La mostra PROSPETTIVE IN-QUIETE è il risultato finale di una finissima ricerca che da anni porto avanti sul senso dell’Oltre, di una prospettiva profetica del tempo, in cui l’uomo e l’artista agiscono. Fattore costante che ha accompagnato questa ricerca è stata una certa inquietudine.

Che cosa intendi con la parola “inquietudine” che sembra in contrasto con il nostro tempo, dove bisogna essere sempre e a tutti i costi sicuri di se stessi?

Proprio per questo motivo continuo a parlare di inquietudine, per non dimenticare che siamo esseri umani, in un tempo finito, limitati nell’afferrare l’Oltre, ma allo stesso tempo capaci di pensarlo, di immaginarlo, di renderlo visibile. Vivere l’inquietudine di essere fragili potrebbe alleggerirci nelle pretese del quotidiano, senza farci perdere la consapevolezza che possiamo molto ma non possiamo tutto.

Tu ami giocare con i colori, che sono il timbro della tua arte che definisci emozionale, ma ami anche giocare con le parole, IN-QUIETE, col trattino…perché?

Queste prospettive sono da me percepite anche come IN-quiete cioè con l’elemento della fede che fa la differenza nelle mie opere e nella mia vita chiaramente, fede che pone pace in una ricerca che sarebbe altrimenti terribile. Senza uscita. Non una fede sentimentale, cieca, ma teologica, ragionata, dove posso interrogarmi in libertà e dialogare con l’Assoluto senza essere giudicato o perseguitato.

La mostra è anche un omaggio a Leonardo da Vinci grande visionario inquieto nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua morte. Come nasce questo progetto?

Il progetto nasce da amicizie, da rapporti umani curati con attenzione e amore per la bellezza. Noi italiani siamo stati per secoli i primi nella realizzazione di capolavori assoluti, i primi per eleganza, creatività, genialità. Mi sembrava necessario celebrare in questo anno dedicato al mito di Leonardo il suo genio, essendo Leonardo uno spirito inquieto che ha segnato la sua epoca e continua a segnare la nostra, omaggiandolo con delle opere a lui dedicate, che saranno esposte a Messina a fine agosto in una location barocca di eccellenza, vorrei incoraggiare la mia terra, la mia gente, gli italiani a sentirsi orgogliosi di tutto quello che i nostri avi hanno prodotto, patrimonio comune da custodire e diffondere, con orgoglio appunto.

Come mai Messina? Scusa la curiosità…

E’ la città che per prima ha risposto alla mia proposta, con entusiasmo, mettendo a disposizione diverse risorse. La bellezza a volte si nasconde dove meno te l’aspetti!

www.ferraginart.onweb.it massifer2000@yahoo.it

2 COMMENTI

  1. Interesante come sempre.
    Forte il gioco di parole in- quiete. Ti rappresenta: dietro il tuo essere aperto, gioviale, sereno si nasconde un animo “turbolento” . E proprio da questo contrasto nascono le tue opere che sono spesso un misto: dolci e morbide le forme ma decisi e accesi i colori.