SAN PANCRAZIO SALENTINO – Beni per oltre un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati dai Carabinieri del Ros coadiuvati da quelli del Comando Provinciale di Palermo e Trapani al boss mafioso Totò Riina. I militari stanno dando esecuzione ad un Decreto di Sequestro beni emesso dal Tribunale – sezione misure di prevenzione – di Palermo su proposta della Procura della Repubblica di Palermo nei confronti del capo di Cosa nostra, Riina e del suo nucleo familiare. Le indagini patrimoniali condotte dal ROS “costituiscono il completamento della più generale attività di contrasto condotta dai Carabinieri nei confronti del potente mandamento mafioso di Corleone, uscito depotenziato negli ultimi 5 anni dagli esiti delle indagini Patria, All Stars e Grande Passo, ed ha consentito di individuare e colpire il patrimonio occulto riconducibile a Salvatore Riina, alla moglie Ninetta Bagarella e ai figli, Giuseppe Salvatore, Maria Concetta e Lucia”.

Il sequestro riguarda anche le province di Lecce e Brindisi, dove sono stati localizzati aziende formalmente intestate ad Antonino Ciavarello, genero di Totò Riina e moglie di Maria Concetta che vive da anni a San Pancrazio Salentino. L’esame incrociato della contabilità di queste aziende ha evidenziato “una sperequazione di 480 mila euro, immessi per lo più in contanti e in numerose tranches nei patrimoni sociali senza alcuna giustificazione legale”.

 

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  1. Grazie per le preziose e interessanti informazioni che ogni giorno pubblicate per i vostri lettori. Ringrazio come sempre la direttrice della testata giornalistica e tutta la redazione

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