BRINDISI – I due consiglieri del Movimento 5 Stelle Stefano Alparone ed Elena Giglio intervengono sulla composizione della ‘nuova’ Giunta Carluccio.

“A tre settimane dall’azzeramento della Giunta – scrivono i pentastellati – oggi, la Sindaca Carluccio, in una conferenza stampa avvenuta nel suo ufficio, sempre in ossequio al principio di partecipazione e trasparenza in realtà diametralmente opposto alla sua azione politica, ha annunciato la distribuzione delle deleghe assessorili. Dopo questa lunga attesa, ci si aspettava un cambio di passo, ci si aspettava una rivoluzione nei ruoli per dare segno tangibile rispetto all’immobilismo che ha caratterizzato sino ad ora questa Amministrazione. Invece abbiamo assisto ad una farsa – l’ennesima – che ha sancito la totale inconsistenza della prima cittadina in termini di capacità, facendo emergere soprattutto una sorta di incoscienza rispetto a quanto avviene nel mondo reale e alle reali esigenze della città. Oggi questo minestrone elettorale composto da sigle che di fatto non hanno nulla in comune, non possiedono una visione e sono tenute insieme da un unico e triste motivo, la poltrona, hanno definitivamente certificato la loro appartenenza a quel vecchio modo di intendere la Politica non come servizio alla cittadinanza ma come strumento per il soddisfacimento dei propri interessi. Finalmente queste sigle che si spacciano per movimenti che nulla hanno a che fare con quello che dovrebbe essere la Politica, cercando di scimmiottarne “altri” nati proprio per contrastare ciò che questa gente rappresenta, hanno rivelato la loro vera natura, che fa capo a Politici di lungo corso quali Marcello Rollo, Raffaele Fitto e Massimo Ferrarese il quale si è sublimato in quel risibile video realizzato qualche giorno fa in cui si propone come: il nuovo, la novità, il futuro. Oggi la Sindaca Carluccio, trattiene a se deleghe importantissime, dal bilancio, ai rifiuti (di fatto depotenziando anche il ruolo del vice Sindaco) all’ambiente, ai servizi sociali e via discorrendo sino ad arrivare all’ovvia conclusione: le deleghe assessorili sono merce di scambio da utilizzare in base alle necessità e per tamponare le falle di questa sgangherata maggioranza. Senza avere la sfera di cristallo quanto avvenuto rappresenta già il preludio per la prossima crisi di governo, basta osservare i volti dei consiglieri di maggioranza per comprendere che molti, troppi, non sono per nulla contenti di come vanno le cose. Peccato che però tutti restino lì, in attesa di un posto al sole, quando l’unica cosa da fare sarebbe dare un segno tangibile del malcontento e abbandonare questa zattera alla deriva”.

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