Lungomare al buio. Dal Comune: “non abbiamo soldi per le luci”

(video di Patrizio Polmone)

BRINDISI – Quello che nelle intenzioni dei progettisti doveva diventare la migliore cartolina di Brindisi, è oramai diventata, nelle ore serali, la foto più sbiadita della città. Parliamo del Lungomare Regina Margherita: il cuore e l’anima della città che diventa periferia. Incantevole, magico, da togliere il fiato nei pomeriggi d’estate. Buio, desolante, spettrale la sera.

Il ‘nuovo’ lungomare dei brindisini è nato già ‘vecchio’: avrebbe dovuto rappresentare il fulcro della movida brindisina ed invece, complice la sciatteria degli enti locali, è confinato a luogo negletto.

Brindisi città turistica dicono in coro gli amministratori. Difficile crederci se da 4 anni non si riescono a ripristinare le luci di servizio a causa di uno stucchevole rimpallo di competenze tra il Comune e l’Autorità Portuale. Per provare a capirci qualcosa di questa grottesca situazione abbiamo contattato i tecnici di entrambi gli enti e ci siamo recati nei pressi del quadro elettrico dove è possibile procedere all’accensione. Come stanno dunque le cose?

Tale quadro è situato all’interno dell’area di competenza dell’Authority, la quale fornisce costantemente l’alimentazione elettrica all’impianto. Quest’ultimo ha funzionato per i primi mesi, garantendo l’accensione delle luci di servizio che regalavano al lungomare maggiore luminosità ed un tocco di eleganza; per capirci, parliamo della tipologia di illuminazione che adesso ravviva la banchina dirimpettaia, ovvero quella tra il villaggio pescatori ed il piazzale del Monumento al Marinaio.




Dopodiché l’impianto non ha più funzionato: a chi spetta intervenire per i lavori di ripristino? Il Comune afferma che l’impianto elettrico che permette l’illuminazione di tali ‘lucine’ rientra nei due metri di banchina di competenza dell’Autorità Portuale, e di conseguenza i lavori dovrebbero essere effettuati da tale ente. Quest’ultima, a sua volta, sostiene che i lavori di messa in opera dell’impianto sono stati effettuati dal Comune, il quale, pertanto, è tenuto a provvedere alla manutenzione. L’Ente portuale fa quindi sapere che oltre a fornire gratuitamente al Comune l’allaccio alla propria rete e garantire la costante tensione, non può fare.

 

Per quanto concerne il resto dell’illuminazione ‘artistica’, invece, la competenza sulla manutenzione spetta inequivocabilmente al Comune. Dagli uffici di Piazza Matteotti, però, a precisa domanda sul perché non si provveda ad intervenire sui faretti delle palme, sulle strisce a led della pavimentazione e sui pali dell’illuminazione – tutti oramai per gran parte spenti – la risposta che perviene è oltremodo scoraggiante: “non ci sono soldi”.

Davanti a questo quadro la domanda sorge spontanea: ma di che stiamo parlando?!

Andrea Pezzuto
Redazione




2 COMMENTI

  1. Leggo ogni giorno le note di Andrea Pezzuto e le trovo veloci, scorrevoli e incisive. Gli dico bravo, anche se sono rimasto esterrefatto e indignato dalla risposta ottenuta dall’ Ente Comunale. Già abbandona alle ortiche quell’immagine della città che avrebbero dovuto curare, per il prestigio non solo del turista ma del proprio cittadino. Grazie

  2. Stiamo parlando di condizioni attrattive per accogliere nel modo più romantico possibile, e cioè a lume di candela,le famose turbe di croceristi che dovrebbero invaderci a fine mese…

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