L’Ugl Sanità sulle esternalizzazioni

Riecheggia in modo preoccupante l’incombenza di esternalizzazioni in sanità, dopo aver appurato l’ingente risparmio di capitale pubblico nella gestione diretta dei servizi. Parliamo nello specifico del servizio di pulizia e sanificazione, oggetto di una sentenza del Consiglio di Stato, introdotto nella società in house dell’Azienda Sanitaria di Brindisi a fine 2014. Sentenza deleteria, sul piano sociale e morale, la quale ha messo in evidenza i forti interessi di un privato, che si è fatto strada a suon di ricorsi, non solo in ambito sanitario, dove è andato smarrito l’interesse collettivo. La dignità lavorativa, la stabilità economica, dovrebbero essere prerogative di una società civile, di una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Non si può tralasciare l’aspetto economico, con un risparmio annuo di quasi 300 mila euro, a cui si potrebbero aggiungere i costi dell’IVA impropriamente versata, come salito agli onori della cronaca per la Sanitaservice dell’Azienda Sanitaria di Foggia, azienda precorritrice e lungimirante, che per prima, su tutto il territorio nazionale, ha creduto nel valore aggiunto offerto dagli individui che erano al servizio delle società appaltatrici. Alle preoccupazioni di una ritrovata instabilità lavorativa, si aggiungono i problemi relativi alla carenza di personale; un fabbisogno iniziale quantificato in 276 operatori, non incrementato nel corso del tempo, nonostante gli esoneri, le malattie, la quiescenza. In alcune sedi si arriva a toccare assenze di oltre il 30%, assenze che gravano sugli operatori in servizio, costretti a turni massacranti, doppi turni e ferie negate, costretti a garantire il servizio con aspettative crescenti, tra i timori di richiami e provvedimenti disciplinari, palesati come monito. Carenze strutturali, che dal primo di luglio potrebbero diventare macigni, sulle spalle di pochi, con la preoccupazione di non essere in grado di gestirne il peso. La scrivente O.S. si appella al senso di responsabilità, affinché non venga percepito senso di abbandono e disinteresse.

La Segreteria Territoriale UGL Sanità Brindisi

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