gianluca quarta
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BRINDISI – Per oltre quaranta L.S.U. che da venti anni prestano la propria opera “in nero” nel Comune di Brindisi, quest’anno potrebbe essere l’ultimo nel caso in cui dovesse passare la proposta di delibera dell’Assessore Romanelli.

Lo afferma, in una nota, Gianluca Quarta di Alternativa Popolare che prosegue: “Purtroppo gli impegni presi dall’Amministrazione Comunale sono rimasti disattesi. La delibera predisposta è in contrasto con quanto dichiarato dopo gli incontri con l’Assessore Regionale e le dichiarazioni rese in Consiglio Comunale davanti alla platea storica dei lavoratori da parte del Sindaco. La Regione Puglia, quale incentivo alla conversione del rapporto, dispose un contributo già per il 2016 in favore di quei comuni che avessero proceduto alla stabilizzazione ma il Comune di Brindisi preferì rinunciarvi perdendo definitivamente anche quelle risorse. Le ripercussioni personali ed economiche sui singoli nuclei familiari diverranno drammatiche anche per la struttura comunale portandola ad un definitiva paralisi per mancanza di unità. Tali decisioni sono state assunte senza il parere preventivo dei singoli Dirigenti delle ripartizioni. Si chiede pertanto al Sindaco Carluccio di rivedere la delibera proposta dall’Assessore al ramo e di provvedere alla stabilizzazione TOTALE dei lavoratori. Quaranta famiglie rischiano dal 2018 di non avere un futuro. In altri capoluoghi i Sindaci sono schierati apertamente con gli L.S.U. mettendo in atto iniziative anche forti atte a tutelare coloro che per decenni sono stati oggetto di discriminazioni contrattuali e contributivi pur espletando le stesse mansioni di un impiegato comunale. Prerogativa fondamentale di un Sindaco è la salvaguardia del livello occupazionale di un territorio ed invece a Brindisi si procederà all’esclusione di lavoratori partendo proprio da Palazzo di Città.




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