“L’impronta ambientale di prodotto quale strumento per aumentare l’innovazione e la competitività nella filiera vitivinicola”

CELLINO – “L’impronta ambientale di prodotto quale strumento per aumentare l’innovazione e la competitività nella filiera vitivinicola”. È il titolo del workshop che si è svolto mercoledì 17 aprile 2019 alle ore 10,15 presso le “Cantine Due Palme” di Cellino San Marco.

Il workshop è stato organizzato da ENEA, Federalimentare, Interreg, con il supporto organizzativo della Federazione regionale degli ordini dei Dottori Forestali della Puglia.

La sala, addobbata per ospitare l’evento, permetteva una colazione e un light lunch con prodotti tipici salentini e vini della casa.

I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova l’agricoltura italiana ed è necessario percorrere nuove strade sostenibili, differenti da quelle del passato che hanno inquinato la Terra. Dimostrare la propria responsabilità verso il pianeta significa lavorare per un obiettivo comune, che punta alla salvaguardia del lavoro di centinaia di migliaia di agricoltori.

I lavori sono stati introdotti da Nicola Colonna (ENEA) e Maurizio Notarfonso (Federalimentare). I saluti iniziali sono spettati al Presidente Enologo Angelo Maci e al Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.

Cristian Chiavetta (ENEA) e Valerio Miceli (ENEA) hanno approfondito i possibili interventi ambientali sul vino e scelto Cantine Due Palme come azienda di riferimento per la regione Puglia. Un progetto finanziato dall’Unione Europea dove ENEA è protagonista.

Francesca Volpe (IAMB) ha approfondito magistralmente la questione dell’eco-sostenibilità.

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