E’  terminata  una campagna elettorale  in cui, con tanta umiltà ma con  consapevolezza, ci siamo    avvicinati  ai bisogni della gente, alle loro difficoltà, ai tanti lavoratori   ed imprenditori  che sicuramente rappresentano  un grande patrimonio  del territorio brindisino  e non solo.

Liberi  e  Uguali, attraverso quotidiane  iniziative ( che hanno anche coinvolto leader come Massimo  D’Alema) e  il contatto stretto con la gente, ha  cercato di far capire  l’ importanza di un nuovo percorso politico, fatto  di  entusiasmo, speranza, la messa in campo di nuove idee e progettualità.   Una nuova    Sinistra  che faccia gli interessi dei più umili, i bisognosi, coloro  che  non hanno  lavoro  e neanche  più dignità.




I nostri candidati  della  provincia  di Brindisi (Rosanna  Cavallo, Pierluigi  Sozzi, Giuseppe  Palazzo, Valentina  Carella), hanno avuto  incontri  con  aziende, associazioni di categoria, operai, i sindacati.  Trasmettendo  loro  non promesse  e slogan (quante ne abbiamo sentite in questa  strana campagna elettorale), ma  tanto impegno.  Dignità  del  lavoro (attraverso la reintroduzione dell’ art. 18),  l’istruzione pubblica  accessibile  a tutti, un fisco più equo  e giusto ( battendo  elusione  ed evasione), una   Sanità che rappresenti  un   “diritto universale”, una   “svolta verde” per  l’ ambiente  e la difesa  del territorio  :  capisaldi  della nostra azione politica  e sociale, per i quali ci batteremo sino all’ ultimo.

Lo faremo, se i cittadini ci daranno la possibilità, attraverso  le motivazioni  ed entusiasmo  dei  nostri candidati al prossimo   Parlamento, a rappresentare al meglio   il nostro territorio.  “Amo la mia terra, che ha  bisogno  di  essere  amata  e curata  dalla  semplicità della politica  e i giusti atteggiamenti verso  chi soffre  e speri  in un futuro  migliore  “- queste le  parole  della nostra  Rosanna  Cavallo,  “ sintesi”  del virtuoso  percorso  che ha  voluto intraprendere  Liberi  e  Uguali.

Grazie  a tutti.

COORDINAMENTO  LIBERI  E UGUALI  BRINDISI

 

1 COMMENTO

  1. Certo che ci vuole un bel coraggio a dire che siamo uguali.Liberi si’ ma non uguali,ma diseguali.La gente comune,i 5 milioni di poveri ed altri,non sono e non possono essere uguali a Grasso,Boldrini e Dalema,inquanto sono straricchi,ingrassati e pieni di vitalizi.Ma fatemi il piacere direbbe Toto’,Ca’ nisciuno e’ fesso.

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