L’Happy Casa Brindisi sostiene i gatti in difficoltà, Donzelli: “Adottate i gatti meno fortunati”

BRINDISI – L’iniziativa nasce dal desiderio di adottare un gatto Brindisino, uno dei   tanti messi in salvo dall’Associazione “Guardia dell’Ambiente ” delegazione di Brindisi, e  nasce da Daniel Donzelli ,giovane promessa del Basket Happy Casa Brindisi nel ruolo di “ala grande ” , cremonese di nascita e brindisino per carriera sportiva.
Il giocatore racconta che l’intera famiglia oltre ad avere affinità con lo sport, un padre ciclista ed una sorella giocatrice di basket, ha dedizione e  grande amore per gli animali, tanto da avere una famiglia  allargata per la presenza di  tre cani e altri tre gatti nell’abitazione natia, a Cremona; sottolinea, inoltre,  che tale richiesta  nasce dal desiderio di aiutare un altro gatto e per la  prolungata assenza dai suoi animali, quindi  la scelta responsabile di  aggiungere  un altro micio nella sua vita , in questo caso un micio brindisino dagli infelici trascorsi, come la maggior parte dei gatti messi in salvo da Brunetti e volontari e aggiungere un  altro affetto nella sua vita.
Dopo il colloquio di rito, Daniel si è recato presso la struttura dei “Micetti di Brindisi” che ospita  i tanti  gatti soccorsi e accuditi quotidianamente dai delegati , e,  dopo aver conosciuto i vari ospiti, affiancato dai consigli dei volontari, Daniel decide di adottare una gattina tigrata di  quattro mesi e mezzo , la quale,  con gli altri cinque fratellini,  sembrava essere invisibile agli occhi dei vari visitatori e potenziali adottanti .
Ogni gatto soccorso ha una storia – afferma Antonella Brunetti , delegata Guardia dell’Ambiente- dai soccorsi con le forze dell’ordine alle segnalazioni dei cittadini, cerchiamo in ogni modo possibile di garantire tutto quanto necessario al loro benessere, e la fase dell’adozione , così delicata e importante per valutare l’idoneità del richiedente, è la fase conclusiva di un lungo percorso.
Con l’auspicio  che anche i  colleghi di Daniel seguano l’esempio o vengano a trovare gli ospiti del rifugio- afferma Brunetti-assicuro che  sarà tempo investito per la “cura dell’anima”, dall’induzione di emozioni alla stimolazione psichica per non parlare della riduzione dello stress grazie alla fusa feline.

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