Nel pacchetto lavoro della legge di bilancio 2018, approvata dal Senato, sono state prese importanti misure che riguardano, ad esempio, gli incentivi per l’assunzione under 35 e studenti che hanno avviato percorsi di alternanza scuola lavoro, la proroga della Cassa Integrazione Straordinaria e mobilità in deroga – per le aeree dichiarate in crisi -,  l’allargamento degli aventi diritto al bonus Irpef delle 80 euro oltre all’aumento dell’ormai famoso contributo dovuto in caso di licenziamento.

Particolare attenzione è stata rivolta ad alcune misure previdenziali atte a modificare/rafforzare l’APE sociale ed il dispositivo RITA.

Nella stessa Legge di Bilancio sono stati individuati ingenti somme per fronteggiare la povertà.

Ora il dispositivo, dopo alcune modifiche apportate dalla Commissione Bilancio, ritorna all’esame della Camera dei Deputati.

Stando alla stesura dell’impianto legislativo, i datori di lavoro cheassumeranno giovani under 35 a tempo indeterminato e con contratto subordinato, otterranno un esonero contributivo pari al 50% del costo, sino al limite massimo di € 3.000 annui. L’agevolazione non riguarda però il Premio Assicurativo Inail.

Qualora un’azienda avesse già in carico un lavoratore, assunto cioè nel corso del 2017 ( contratto a tempo determinato) e, sempre nel limite di età suddetto, lo trasformasse a tempo indeterminato ( contratto a tutela crescenti), maturerebbe il diritto all’agevolazione menzionata.

Un dato importante riguarda l’età dei soggetti: difatti finora si era parlato di un limite sino a 29 anni, nel 2018 invece, come visto, la platea è estesa a chi ancora non ha compiuto 35 anni. Probabile però un ritorno al criterio originario dal 2019.

Lo sgravio sarà applicabile anche per le assunzioni di giovani eseguite entro 6 mesi dal raggiungimento del titolo di studio, purché gli stessi abbiano “alternato scuola lavoro” con la medesima azienda assuntrice.

Altra agevolazione per i giovani del Sud e i cosiddetti NEET (giovani non studenti e non lavoratori). Quest’ultimi casi agevolativi pare debbano essere gestiti da ANPAL. (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), ma sicuramente sarà così.

L’innalzamento dell’età ai 34enni e 364 giorni dovrà necessariamente passare sotto i riflettori di Bruxelles poiché contrasta con la politica comunitaria.

Si dà cenno peraltro che, gli incentivi, riguarderanno anche i lavoratori interessati da licenziamenti collettivi giustificati da crisi aziendale.

Il pensionamento anticipato APE VOLONTARIO e APE AZIENDALE sarà consentito ai lavoratori con 63 anni compiuti e sarà sovvenzionato da banche, con restituzione del prestito in 20 anni, a partire dalla data di maturazione della pensione di vecchiaia originariamente prevista. L’INPS decurterà l’assegno in misura leggera.

Alla categoria dei lavoratori più svantaggiata, è riservata l’ APE SOCIALE che permette di anticipare la pensione dai 63 anni senza alcuna decurtazione.

La RITA (Rendita Integrativa Anticipata) è prevista per chi ha versato nella previdenza integrativa ed a loro è riservato un trattamento fiscale più vantaggioso.

La fase operativa dovrebbe entrare in funzione nel corso del corrente mese, in quanto l’INPS dovrebbe, se già non l’ha fatto in queste ore, emettere una circolare esplicativa.

Rag. Giancarlo Salerno

Via Giovanni XXIII n. 13/B

Cell. 347/6848604

 

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