BRINDISI – Ritengo opportuno segnalare, immaginando di voler offrire un contributo per una sana e corretta gestione del Comune di Brindisi, che non risulta dal sito istituzionale dell’Ente redatta e trasmessa alla Corte dei Conti la relazione di fine mandato degli ultimi due sindaci Consales e Carluccio.
Brevemente. Il Dlgs 149/2011 fa obbligo, alla fine del mandato politico-amministrativo di un Sindaco, di redigere una dettagliata relazione sulla gestione dell’anzidetto, indica i soggetti tenuti a tale incombenza, i responsabili per la trasmissione del documento alla competente sezione regionale della Corte dei Conti e le sanzioni pecuniarie dovute per l’inadempimento a tanto. La informativa richiesta dovrà essere sottoscritta per certificazione dall’Organo di controllo del Comune (Collegio dei Revisori) che, oltre ad attestare le attività normative ed amministrative poste in essere nel periodo di gestione del Sindaco, dovrà prendere atto delle specifiche sanzioni pecuniarie irrogate dalla Amministrazione nei confronti di coloro ritenuti colpevoli per il mancato adempimento degli obblighi di cui al decreto più sopra citato.
Ora, non appaiono dubbi sulla finalità della norma in parola che intende consentire ai cittadini in primis la possibilità sulla conoscenza dell’operato di un sindaco sicchè è condivisa l’esigenza dell’applicazione delle sanzioni per l’inosservanza della normativa in parola.
Peraltro, pur non richiesto dalle disposizioni, se il commissario prefettizio, dr. Cesare Castelli , per aver amministrato pochi mesi il Comune, ha ritenuto depositare una relazione di ben trenta pagine della sua gestione, è di tutta evidenza la necessità di conoscere l’operato di una amministrazione democraticamente eletta dai cittadini.
Volutamente non si è inteso fare riferimento all’ultima gestione commissariale del dott. Santi Giuffrè per il dovuto rispetto agli organi comunali di recente investitura che sono titolati ad esprimere eventuali osservazioni sulle numerose delibere assunte dall’anzidetto con i poteri del Consiglio comunale.
Allo stato, tenuto conto della pesantezza delle sanzioni pecuniarie stabilite per la eventuale inosservanza della norma più sopra citata e con riguardo alla possibilità di azioni tese al superamento, ove sia stata consumata una irregolarità amministrativa, del fatto illegale, è ipotizzabile che il caso sia attratto alla attenzione dell’assessore alle finanze, dott Cristiano D’Errico, che mostra particolare interesse nel seguire le non poche problematiche ricadenti nella sfera di propria competenza.