L’Asl di Brindisi taglia il trasporto ai centri diurni per disabili: famiglie e gestori annunciano mobilitazione

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Con le ultime delibere la ASL di Brindisi, in modo unilaterale, retroattivo e senza istruttoria alcuna, riduce drasticamente la compartecipazione alla spesa del trasporto degli utenti disabili presso i centri diurni socio-riabilitativi. Riconoscere la tariffa di € 2,07 per accompagnare l’utente dalla sua abitazione al Centro e viceversa per un trasporto specialistico con mezzi attrezzati ed accompagnatori è mortificante. Basti considerare che un biglietto urbano del trasporto pubblico costa €1,20, la tariffa determinata dalla ASL invece è valida anche per i tanti trasporti extra-urbani. Dopo il mancato riconoscimento dei giorni di assenza, delle prestazioni aggiuntive per i gravissimi, questo è l’ennesimo atto che, oltre che procurare gravi difficoltà organizzative ed economiche ai gestori e minare la stabilità dei lavoratori, lede fondamentali diritti della persona con disabilità sanciti dalle leggi nazionali e recepiti dalla normativa regionale. Poiché nessuna disponibilità di dialogo è stata riscontrata dall’Azienda Sanitaria Locale rispetto ad una politica mirata esclusivamente al contenimento della spesa, attuata senza alcuna forma di partecipazione e spesso, come le sentenze delle azioni legali intraprese stanno sancendo, in modo illegittimo, e alla ridefinizione di un modello di “presa in carico” che tenga conto del fabbisogno globale della persona con disabilità, di fronte a questo ennesimo atto di arroganza istituzionale, gli enti gestori Alba, A.I.P.D. Brindisi, Città Solidale, Eridano, Oltre l’Orizzonte, assieme ad utenti e familiari hanno deciso di manifestare in forma congiunta il prossimo martedì 12 marzo alle ore 10,30 presso la sede ASL di via Napoli.

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