C’è un gran parlare di longevity e spesso si confonde con la smania di immortalità.
La medicina in questo è chiara: La pillola dell’immortalità non esisterà mai.
Quello che la medicina può fare, anche in maniera vincente , è aumentare gli anni di vita in salute.
E’ questo il fine primario della medicina funzionale e del mio percorso longevity.
La buona notizia è che tutto ciò è possibile: solo il 30 % del nostro futuro dipende dal nostro patrimonio genetico, il 70% della nostra salute futura, dipende dal nostro stile di vita oggi.
Modificare il proprio stile di vita attuale può essere faticoso oppure può essere gratificante.
In particolare, in questo piccolo spazio, vorrei dedicarmi ad uno dei 4 pilastri della medicina funzionale: il LAVORO INTERIORE. Per lavoro interiore non si intendono necessariamente sedute da uno psicologo o psicoterapeuta, indagando i disagi passati e presenti. La stessa natura che ci circonda può essere un mezzo:
Il contatto con la terra e il ritmo lento della campagna offrono numerosi benefici psicosici. Diversi studi dimostrano che immergersi nel verde aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e a promuovere una sensazione di calma e rilassamento. Il silenzio della natura, il suono del vento tra gli alberi e il profumo della terra hanno effetti riequilibranti sul sistema nervoso, aiutando a contrastare l’iper-attivazione mentale tipica della vita quotidiana. Altro mezzo è l’arteterapia, un metodo che utilizza il processo creativo, per favorire il benessere emotivo e psicologico. La pittura e l’espressione artistica permettono di: liberare emozioni represse, difatti, molte emozioni sono difficili da esprimere con le parole, ma con il colore e il gesto pittorico permettono di farle emergere in modo spontaneo e naturale; ridurre stress e ansia, concentrarsi su un’attività artistica favorisce uno stato di lusso mentale, in cui il tempo sembra scorrere senza peso, riducendo i pensieri negativi e aumentando la serenità interiore; aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi, il processo creativo, stimola la neuroplasticità celebrale poiché l’arte attiva aree del cervello legate alla creatività, alla memoria e alla risoluzione dei problemi, migliorando la capacità di adattamento. Parallelamente all’arte, l’esperienza immersiva nella natura, come le passeggiate tra gli uliveti e le pratiche di mindfulness, aiutano la capacità di vivere il “qui e ora”, allontanando i pensieri intrusivi e riducendo i sintomi di ansia e depressione. I benefici fisici, includono l’ossigenazione e il rilassamento muscolare, l’esposizione alla luce naturale, la regolazione del ritmo sonno-veglia. Siamo così fortunati ad avere intorno a noi la “terra” ed ora anche associazioni (prima fra tutte, la associazione Kalon, alla quale io stessa ho deciso di associarmi) che valorizzano tutto ciò. Il 20 febbraio ed il 13 Marzo, infatti ci saranno due giornate esperenziali dedicate a questo argomento.
Dott.ssa Emanuela Giannuzzo
Laureata in medicina e chirurgia
Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica
Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale
Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale
MEDICO DI FAMIGLIA CONVENZIONATO CON SSN