La Puddhrica Salentina: un intreccio (letteralmente) di storia e tradizione, un pane che racconta un territorio

La puddhrica (o puddica) è uno dei pani più rappresentativi della tradizione salentina, particolarmente legato al periodo pasquale. Questo prodotto da forno, simile a una ciambella di pane, nasce come simbolo di buon augurio e abbondanza, spesso preparato dalle famiglie nei giorni precedenti la Pasqua e portato in dono durante le visite ai parenti.

Le origini di questo pane risalgono alla cultura contadina del Salento, quando il pane era molto più di un alimento quotidiano: rappresentava e rappresenta tutt’ora la vita, il duro lavoro di chi lavora il pane e la sacralità della terra. La sua forma a ciambella non è casuale: si rifà all’idea del cerchio, dell’infinito e del ciclo della vita. Alcune versioni includono anche un uovo sodo incorporato sopra l’impasto, simbolo di rinascita, fertilità e resurrezione, tutti elementi che appartengono profondamente al significato della Pasqua cristiana.

Nella puddhrica, l’uovo viene inserito crudo sopra l’impasto prima della cottura, solitamente bloccato da due striscioline di pasta incrociate o intrecciate, a forma di croce, che servono sia da ornamento che da supporto per l’uovo stesso, come se fosse una pietra incastonatata in un anello. Durante la cottura, l’uovo cuoce insieme al pane, diventando parte integrante del prodotto finito.

La ricetta tradizionale della puddhrica è semplice ma ricca di sapore, di cui ingredienti principali sono la farina di grano tenero, il lievito (madre o di birra), olio extravergine di oliva, sale e acqua tiepida.

L’impasto, una volta lavorato a lungo per ottenere una consistenza morbida ed elastica, viene lasciato lievitare per alcune ore e successivamente modellato nella tipica forma ad anello o a treccia e infornato fino a ottenere una crosta dorata e croccante. In alcune varianti locali, specialmente lungo la costa, si aggiungono olive nere, pomodori secchi o spezie come il finocchietto selvatico.

Aurora Lezzi

Foto crediti: Screenshot da video YouTube (fonte: salentowebtv)

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