La Messa Tridentina viene richiesta anche nella Diocesi di Brindisi, ma il Vescovo non risponde

Messa Tridentina, messa antica, forma straordinaria: sono diversi i nomi che si riferiscono al modo di celebrare la liturgia cattolica per lunghi secoli.

Ad un certo punto, dopo il 1970, si è pensato, erroneamente, che quella messa fosse stata abolita dal nuovo rito. Così, invece, non è mai stato: Benedetto XVI lo ha formalmente dichiarato, attraverso una legge obbligatoria per tutta la Chiesa, nel 2007, stabilendo che la Messa antica è in realtà la forma straordinaria del rito, forma pienamente legittima e che anzi deve essere debitamente rispettata e conosciuta.

Tanti fedeli in tutto il mondo hanno così ripreso l’amore per il vecchio rito. E così è accaduto anche a San Vito dei Normanni, grazie anche agli insegnamenti di Don Antonio Rosato, per anni Arciprete della locale chiesa matrice.

Un gruppo di laici, soprattutto giovani, è stato così istruito alla messa in latino e, dopo la sua scomparsa, ha perseverato nello studio e negli approfondimenti, affiancandosi a diversi sacerdoti che celebrano nell’uso antico.

Questo gruppo ha così chiesto con grande fiducia al Parroco di Santa Maria delle Vittoria di stabilire la Messa domenicale e festiva nel vecchio rito, così come previsto dalle norme vigenti. Si è quindi rivolto devotamente, ed in più occasioni, a Mons. Caliandro, il quale, però, stando a quanto riferito dal gruppo, avrebbe preso tempo con inutili ed estenuanti rinvii.

Stanchi di tale situazione, i tenaci fedeli stabilmente riuniti del “Coetus fidelium Don Antonio Rosato” di San Vito dei Normanni, hanno formalizzato la propria istanza al Vescovo ed informato della situazione di stallo la Congregazione per la Dottrina della Fede.

Mons. Caliandro però non avrebbe risposto alla richiesta e non ha convocato il gruppo, nonostante siano ormai trascorsi diversi mesi.

Qualche sacerdote, invece, pare abbia inveito contro questo gruppo, lasciando trapelare la contrarietà della Curia che teme infatti di dover ora cedere alle richieste di questi fedeli proprio alla luce delle norme volute da Benedetto XVI e confermate ed ampliate da Papa Francesco.

Molti sanvitesi, e non solo, hanno appreso la vicenda e si chiedono come mai Parroco e Vescovo abbiano assunto tali comportamenti, in sprezzo alle norme canoniche e alla pastorale dell’ascolto.

Eppure il Concilio Vaticano II sottolinea enormemente il peso dei laici nella Chiesa.

Perché ostacolare questi fedeli che amano il vecchio rito?

D’altronde, messe in rito antico si celebrano in quasi tutte le diocesi del mondo, e, per restare in zona, messe tridentine si dicono quotidianamente a Lecce, e, settimanalmente a Monopoli e Bari.

La diocesi di Brindisi fa legge a parte? Domande legittime che attendono risposta. Intanto i fedeli del Coetus attendono garbatamente ma con grande tenacia da mesi di conoscere dove e quanto poter ricevere tutela nel proprio diritto.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO