La Curia Arcivescovile sul dormitorio: “Le suore vincenziane hanno dato disponibilità ad accogliere, dietro contributo del Comune”

Offrendo alcune informazioni che sono state chieste, si fa presente che la Caritas Diocesana gestisce direttamente e del tutto gratuitamente  la Casa  di accoglienza “Angelo Narracci” situata al secondo piano del palazzo della Caritas, in via Conserva a Brindisi. La Casa – composta da 9 stanze per 15 posti letto, un ambiente per l’ascolto/segreteria, due ambienti per facilitare la convivenza e la presenza di minori – funziona regolarmente.  L’Ufficio Immigrazione della Questura  ci suggerì  di sostenere le famiglie di richiedenti asilo, ponendoci in alternativa o come servizio complementare a tutte le altre strutture del brindisino che accolgono solo migranti di sesso maschile. Gli operatori della Caritas e in particolare la coordinatrice dei servizi sig.ra Adele Tundo  possono raccontare le belle esperienze di accoglienza e integrazione vissute in questi anni nella Casa “Angelo Narracci”.

Altrettanto gratuitamente sono accolti gli ospiti di un’altra struttura ecclesiale di accoglienza, Casa Betania, in via Bruno Buozzi, 8, a Brindisi, gestita dall’associazione Compagni di strada,  che in venti anni di attività ha aiutato e sorretto più circa 400 persone, sia italiane che extracomunitarie.

Inoltre, su richiesta dell’allora prefetto Annunziato Vardè,  fu messa a disposizione una struttura di proprietà della diocesi, “Casa del sole” in contrada Laureto a Fasano. Tale struttura però venne data in gestione a una cooperativa che se ne occupa direttamente.

Risulta, infine, che in quest’ultima emergenza le suore vincenziane di Brindisi hanno dato la loro disponibilità ad accogliere temporaneamente alcune persone in difficoltà e il Comune ha ritenuto di riconoscere loro un rimborso spese.

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