Gentile Direttrice,

spesso si parla a sproposito e senza cognizione di causa della scuola italiana, denigrando gli insegnanti, imputando loro i mali della società e delegando a questi professionisti l’intera gamma degli interventi educativi su intere generazioni di giovani. Chiunque di noi, in attesa dal dottore o in fila al supermercato, ha sentito e risentito i soliti discorsi: “non ci sono più i maestri di una volta!”, “ai miei tempi la scuola italiana funzionava davvero!” ecc. Per non parlare poi dei fantomatici gruppi WhatsApp dei genitori, raccoglitori multimediali di sfoghi e rappresaglie contro gli insegnanti, rei di metodi formativi o troppo severi o troppo indulgenti. Le scrivo per confutare (fortemente) questo pensiero riportandoLe brevemente la mia esperienza (da osservatore esterno) di pedagogista nella scuola secondaria di Tuturano.

Grazie alla collaborazione del gruppo insegnanti, che anche al di fuori delle regolari ore di lezione hanno ascoltato e compreso le esigenze specifiche degli alunni e concordato interventi personalizzati che prevedessero per esempio rinforzi positivi,  un patto educativo tra la famiglia e la scuola, la valorizzazione delle capacità extra curriculari degli adolescenti, oggi (in questa atipica estate) i nostri ragazzi sanno e percepiscono che la scuola si prende davvero cura di loro, cha al di là della promozione, le istituzioni (fatte di donne e uomini capaci e illuminati) hanno a cuore la loro istruzione e la loro crescita.

Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare in un contesto socio-culturale come quello di Tuturano in cui i nostri giovani hanno bisogno di credere che possono e devono contare sull’aiuto di una comunità educante che non li percepisca come minori a rischio destinati a restare ai margini della società.

Grazie allora, immensamente grazie agli insegnati della scuola secondaria di Tuturano, che hanno dimostrato agli adolescenti di questa frazione di Brindisi (spesso abbandonata a se stessa) che esistono adulti disinteressati su cui posso contare, che per loro esiste un’alternativa, un’opportunità, un futuro!

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