La brindisina Anna Maria Villani vince il concorso “Scarpette Rosa” con il libro “Cos’è in fondo la vita”

BRINDISI – La scrittrice brindisina Anna Maria Villani ha vinto il concorso “Scarpetta Rosa” con la silloge “Cos’è in fondo la vita” Apollo Editore, Bisignano-Cosenza 2016. Ha conseguito premi e attestati partecipando a vari concorsi letterari nazionali ed internazionali. Ha pubblicato nel 2005 la sua prima raccolta poetica  dal titolo “Leggere Emozioni, Vitale Edizioni”. Vince  il primo premio al concorso di poesia  “Premio S. Paolo – Vivi la tua terra”  Salerno 2009. Nel 2010, pubblica la sua seconda raccolta di poesie  “Il Canto Libero del Cielo, Albatros Editore”, ottenendo il terzo posto al Premio Letterario Internazionale “L’Integrazione Culturale per un Mondo Migliore” Milano 2011; terzo posto al Premio Nazionale Letterario Poesia Edita “Leandro Polverini” Anzio (Roma) 2012. E’ presente in diverse antologie a tiratura nazionale.  Autrice di Fiabe, Favole e Filastrocche (www.annamariavillani.it).

annamaria-villani

Di seguito, l’introduzione al suo libro fatta da Umile Bentivedo, Poeta  e Assistente sociale iscritto all’ordine Professionale Sez. A Calabria.

“Premetto che non effettuerò alcuna dissertazione (analisi) delle poesie di Annamaria Villani, autrice con tante pubblicazioni e riconoscimenti alle spalle, lascio tale professione alla critica ufficiale. Mi sosterrò ai fianchi delle rime, vagherò nelle vicinanze. Sono anch’io convinto che la “poesia non si spiega, si legge!”.  Cos’è in fondo la vita, un titolo, un assioma che racchiude o apre  la quotidianità, un accumulo di realtà, sogno e dormiveglia, dei propositi, un inevitabile risoluto proprio, che è la scoperta stabilita e in un certo senso accanita della arte poetica: una verità che, da tappa a tappa, perfino tenue si ricrea nella rivoluzione della conversazione che si chiude e si apre. La poesia di Annamaria Villani è vita quotidiana di questo inevitabile mondo e in essa si va in versi dallo spontaneismo, dal credo schietto e naturale. La poesia è nella sensazione della comparazione assorta, della memoria concludendo in cui tutto è flesso ad altro da quello che vi è appuntato, nella profondità di una analisi, della veridicità che è il nostro cenno consapevole di facciata, all’opportunità della esistenza e alla sua circostanza fortuita e condizione. Non ho mai conosciuto personalmente l’autrice, ma ora ho conosciuto le sue poesie e ho il sentore di conoscerla da sempre nei versi, nostra comune passione lo scrivere. Asserisco quindi con una partigianeria che potrà mostrarsi indecente, quasi scocciante; ma io non produco analisi colta per dovere, né mi smarrisco in infruttifere cerebralismi  letterari.

Imbattersi nel componimento in versi della Villani e  affermare che l’idea di poesia si è come creata, concretizzata nel vincolo filantropico che conduce all’essere innamorato della amabilità. La fetta dei versi, va a spostarsi a enunciare la poesia scritta, è composto solo da espressioni che azzardano di ridare attualità all’evento e l’esperienza dell’esistenza  e attaccarsi alla necessità di un tempo.

Se non si è un personaggio conosciuto,  scrivere la presentazione di un’opera che la renda appetibile al pubblico, diventa una ricerca delle motivazioni  della poesia anche perché la Villani ci porta in un percorso quotidiano che penetra, devasta cose come estate, vita, conoscersi, amare…

La vita, la vita

cos’è in fondo la vita

se non un conoscersi appena

non nascondo che qualche dubbio l’ho avuto…

Cos’è in fondo la vita?

Estate

Non è tempo di poesia

ho trovato queste poesie singolari.

Annamaria Villani è riuscita con passione a spiegarci come l’amore per ciò che si scrive è il desiderio profondo di condividere tale amore con tante persone,

Quanto Tempo è amore?

La scrittura di Anna Maria Villani è calmante, con amore, con quel granello di chiarezza, ma che rimane energica. Tuttavia, non sono incartati i versi, la poesia va letta, quelle consuete giornate quotidiane che erigono l’esistenza delle genti cittadine.  La poesia, essendo meno seguita, in una presentazione, poi scritta, senza conoscere la vita, la persona, ma ti soffermi su di esse, prima una lettura fugace, rileggi, ti soffermi, sottolinei, qualcosa ti manca, quel filo dell’autore dove tu vorresti incunearti nelle rime, penetrare nei versi, ma ti perdi quanto leggi la sua biografia (pag….), ed ecco che ogni poesia è una  storia!

 

Quanto Tempo è amore?

Quanto tempo è amore?

Il tuo amore

il mio amore

il nostro amore

risplende come sempre.

E non ci sarà giorno

e non ci sarà mai notte

il nostro immenso amore

durerà nel tempo

vagherà nell’universo

sino all’eternità.

***

Estate

Estate dolce ed assolata

ascolto un mormorio d’uccelli

che lievi si adagiano sui rami

d’un fiorito Bouganville.

canta l’aria

dolci melodie

in un silenzio

che sa di pace.

Intingo il mio cuore

nell’armonia del giorno

dei più bei colori dell’arcobaleno.

 

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