La 172 ancora in attesa dell’appalto, Amati: “Invito tutti a inviare mail di sollecito e protesta”

BARI – “La 172 dir aspetta solo l’appalto. La promessa fatta dall’Anas addirittura al Ministro Del Rio non è stata mantenuta. Invito tutti a inviare mail di sollecito e protesta”.

Lo ha dichiarato il presidente della Commissione regionale bilancio, Fabiano Amati.

“Sono sei anni che va avanti questa storia – ha spiegato Amati – il bello è che non si chiede un favore personale, ma di mettere in sicurezza una strada teatro di decine di incidenti. È questo uno dei rari casi in cui la politica a tutti i livelli ha fatto ciò che gli competeva mentre la burocrazia langue. Penso che sia il caso di ‘inondare’ la mail del presidente Anas, Gianni Vittorio Armani”.

Amati, così, crede sia giusto che venga scritta una lettera con il testo seguente:

DESTINATARIO: g.armani@stradeanas.it

OGGETTO: La 172 dir aspetta solo voi.

“Gentilissimo Presidente, scrivo per chiederle di fare tutto il possibile per far iniziare i lavori di messa in sicurezza e ammodernamento della strada statale 172 dir. Tenga conto che nel dicembre 2015 Anas rassicurava il Ministro Del Rio comunicando il seguente cronoprogramma:

  1. approvazione progetto esecutivo entro fine febbraio 2015;
  2. pubblicazione bando entro fine marzo 2016;
  3. aggiudicazione definitiva entro fine settembre 2016;
  4. consegna dei lavori entro fine novembre 2016;
  5. ultimazione dei lavori entro fine febbraio 2018 (450 gg).

Ad oggi mi risulta che nulla di tutto questo sia accaduto. Il procedimento per l’ammodernamento della strada, finanziato con fondi della Regione Puglia, va avanti dal 2009, sancito con un accordo tra Regione Puglia ed Anas del 19.4.2012. Il progetto è dotato di tutti i pareri, autorizzazioni, nulla osta, concerti, intese e quant’altro, raccolti in un’estenuante “battaglia” contro le lentezza burocratiche.

La prego pertanto di fare tutto il possibile per avviare al più presto i lavori, perché risulta alquanto insopportabile che per mettere in sicurezza e ammodernare un tratto di pochi chilometri ci sia bisogno di tanti anni. Non crede? Cordiali saluti”.

Redazione

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