Pietro Iurlaro

Maurizio Bruno ha ragione quando dice che sul destino dell’Itis Fermi di Francavilla Fontana la vediamo in maniera differente. Il problema è che Maurizio Bruno la vede in maniera differente anche da se stesso. Bruno, nell’ottobre del 2012, da assessore provinciale ai lavori pubblici, diede la benedizione al protocollo di intesa che, per l’appunto, prevedeva l’avvio della procedura per la costruzione della nuova sede dell’Its su via Brindisi. Era lui, appunto, a dirlo. Lui che, dopo due anni, è diventato presidente della Provincia e, anche, sindaco di Francavilla, ovvero i due principali attori di quell’accordo che ora, evidentemente, rinnega. C’è, però, un altro aspetto che Bruno sottovaluta quando sponsorizza lo spostamento dell’Itis nei locali della Fiera. Ovvero, che quei locali sono in condizioni pessime, privi di agibilità e, temo, messi peggio dell’attuale sede che ospita il Fermi. Probabilmente, in questo momento ci sta piovendo dentro!
Di più: mi risulta che nella struttura fieristica non siano mai state fatte le prove di carico. Insomma, costerebbe meno abbattere e ricostruire. Di una cosa sono certo: i locali della Fiera non possono ospitare degnamente nessuno. Figuriamoci centinaia di studenti. Ora, io, dal 2012 ad oggi, non ho cambiato idea: all’Itis serve una nuova sede, costruita ex novo. Ora, pure, non sfugga che, dal 2012 ad oggi, sono passati 6 anni. 6! Un tempo ragionevole perché sindaco e presidente della provincia individuassero modi e tempi per avviare e concludere il progetto.
Il problema è che quei due mattacchioni non si sono mai messi d’accordo. Nonostante si trattasse della stessa persona. Quale delle due personalità sia oggi candidata lo decidano i cittadini.

In un’intervista, datata 15 ottobre 2012, un giovane assessore provinciale ai lavori pubblici Maurizio Bruno sponsorizza la creazione di una nuova sede per l’Itis su via Brindisi.

Pietro Iurlaro

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