Intramoenia e liste attesa, Amati: “La libera scelta di farsi curare a pagamento è giusta, ma non come rimedio per accorciare l’attesa”

Fabiano Amati

“Non c’è scandalo nel fatto che i medici bravi possano essere scelti dai cittadini per l’attività libero professionale e guadagnino tutti i soldi che meritano. Ma questo deve avvenire solo per la libera scelta dei cittadini e non come rimedio ai tempi lunghi delle liste d’attesa. È questo l’ambito in cui opera la nostra proposta di legge che speriamo di poterla approvare entro settembre”.
Lo dichiara Fabiano Amati, presidente della commissione regionale Bilancio, con riferimento alla proposta di legge “Misure per la riduzione delle liste d’attesa in sanità. Primi provvedimenti”, sottoscritta dallo stesso Amati e dai consiglieri Napoleone Cera, Enzo Colonna e Ruggiero Mennea.
“Le regole che vorremmo introdurre – prosegue Amati – intervengono sulla coppia che scoppia diritto-dovere: il diritto del medico ad essere scelto dai cittadini in base alla sua bravura e il suo dovere verso l’azienda presso cui lavora a fornire le prestazioni nei tempi previsti. Per raggiungere questo obiettivo mi pare indispensabile – precisa – sospendere l’attività libero-professionale in caso di mancato allineamento dei suoi tempi con quella dell’attività istituzionale, centralizzare e rendere trasparente il sistema delle prenotazioni, mettere in capo ad una sola persona la responsabilità per il mancato raggiungimento degli obiettivi di rispetto dei tempi d’attesa, spendere le risorse trattenute sui compensi per le visite private con incentivi ai medici nell’alleggerire i tempi d’attesa e rendere trasparente ed efficiente tutto il sistema di gestione dell’attività libero-professionale”.

“Sono convinto – conclude il consigliere regionale – che nella migliore e più trasparente organizzazione del servizio istituzionale e libero-professionale, nessuno perde e tutti guadagnano”.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO