Intestino: “Porta per diabete ed obesità” – della dr.ssa Emanuela Giannuzzo

Di recente, uno studio, pubblicato su Cell Metabolism, ha dimostrato che specifici microbi intestinali che producono acidi grassi a catena lunga possono esacerbare l’obesità indotta dalla dieta, compromettendo l’integrità della barriera intestinale.

Precedenti studi hanno, inoltre, dimostrato che i batteri intestinali e i loro metaboliti possono svolgere un ruolo nella progressione dell’obesità e dei disturbi associati come il diabete.

I ricercatori hanno scoperto che F. intestini è comune anche nelle persone con diabete di tipo 2 rispetto agli individui non obesi e a quelli con normali livelli di zuccheri nel sangue: più del 70% delle persone con diabete ospita F. intestini, rispetto al 29% circa dei controlli.

In questi studi, I topi colonizzati con F. intestini hanno mostrato un aumento dei livelli di colesterolo nel sangue e di molecole immunitarie, segni distintivi dello sviluppo di infiammazione di basso grado e di insulino-resistenza nei tessuti adiposi.

Ulteriori test hanno dimostrato che F. intestini produce acidi grassi a catena lunga, tra cui elaidato e palmitato. Entrambe le molecole sono state implicate nell’obesità e nella resistenza all’insulina.

In particolare, l’elaidato è stato regolamentato dall’FDA statunitense per il suo legame con le malattie cardiovascolari. Un aumento di elaidato e palmitato è stato osservato solo in seguito alla somministrazione sia di una dieta ricca di grassi sia di F. intestini, si è per questo motivo, ipotizzato che questo batterio possa mediare la produzione di acidi grassi dannosi per il metabolismo dell’ospite in risposta ai grassi alimentari. In particolare, F. intestini sembra in grado di alterare l’integrità della barriera intestinale attraverso la produzione di acidi grassi a catena lunga. La compromissione della barriera intestinale è stata collegata all’obesità e al diabete di tipo 2 attraverso una forma di infiammazione di basso grado chiamata endotossiemia metabolica.

Ancora una certezza che avvalora la crescente consapevolezza che l’intestino, rappresenta la prima difesa nei confronti di patologie e condizioni patologiche che possono essere sicuramente, controllate da una sana “ barriera intestinale”.

Dott.ssa Emanuela Giannuzzo

Laureata in medicina e chirurgia

Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica

Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale

Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale

MEDICO DI FAMIGLIA CONVENZIONATO CON SSN

 

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