Passaggio di testimone nell’Associazione “Brindisi vola a canestro” con il dott. Franco Tomei che diventa presidente al posto del dott. Giuseppe Tramacera.
Franco Tomei, 58 anni, dottore commercialista, è un tifoso storico di basket con la prima partita vista dai gradoni del Palamelfi nel 1973 tra l’allora Libertas Brindisi e l’Ausonia Genova. Da quella ”prima volta” amore a prima vista e una passione assoluta per la palla a spicchi. Tra l’altro è anche lo zio dell’avvocato Teodoro Marrazza, presidente della Dinamo Basket Brindisi, seconda squadra della città che partecipa al campionato regionale di serie C silver.
Presidente lei è uno dei soci fondatori dell’Associazione, come nasce questa iniziativa?
“La nascita di questa iniziativa è legata ad una idea venuta a me e al mio fraterno amico Nando Marino. Insieme decidemmo di chiamare un po’ di amici che avessero voluto condividere questo progetto e il 21 luglio dello stesso anno, dopo la stesura dello statuto grazie al dott. Fabio Aiello, 19 soci fondatori diedero vita all’associazione”.
Quali sono le finalità della stessa e come ci si può associare?
“La principale finalità dell’associazione è quella di sostenere economicamente il progetto New Basket Brindisi e promuovere iniziative di vario genere. Sin da subito siamo cresciuti numericamente anche grazie all’ottimo lavoro sviluppato dai due nostri responsabili dell’ufficio comunicazione che ci hanno fatto conoscere sia fuori regione che all’estero. Ad oggi siamo oltre 50 soci di cui 9 vivono altrove (uno in Germania ed uno a Dubai). Questo è un grosso motivo di soddisfazione che ci ha consentito, sin dal secondo anno, di acquisire delle quote significative della società. Ci si può associare in varie modi, contattandoci direttamente oppure tramite i contatti presenti sulla nostra pagina facebook ufficiale”.
Un modello preso ad esempio in varie parti d’Italia.
“Vero, dopo la costituzione siamo stati contattati da diversi club in tutta Italia sia di lega A che di Legadue per complimentarsi ma anche per sapere come poter mutuare il nostro progetto che è ancora un esempio virtuale da prendere a modello per molti”.
In questi anni Brindisi vola a canestro si è fatta conoscere anche per tante iniziative.
“Abbiamo realizzato tante cose anche se mi piace ricordare, su tutti, la bellissima coreografia in occasione della partita casalinga contro Pistoia di alcuni anni fa o, in tempi più recenti, il tributo coreografico alla memoria di Kobe Bryant dello scorso inverno. Il tutto grazie allo straordinario lavoro dei tifosi della Curva Sud che ci sono sempre vicini e, alcuni di loro, riescono ogni anno a mettersi insieme ed acquistare anche delle quote della nostra associazione. Sono semplicemente encomiabili! Anche durante il lockdown abbiamo realizzato una raccolta fondi il cui ricavato è stato devoluto a Brindisi solidale per sostenere i nostri concittadini in difficoltà”.
Lei succede al dott. Giuseppe Tramacera nel cui triennio l’Happy Casa Brindisi ha ottenuto i migliori risultati sportivi di sempre.
“Il mio amico Giuseppe (Tramacerandr) ha svolto uno straordinario lavoro insieme a tutto il direttivo. Sua, per esempio, è stata l’idea vincente di avvicinare i gruppi dei tifosi alla nostra associazione. Mi lascia un’eredità importante ma la consapevolezza di un lavoro svolto con dedizione, amore e tanta generosità”.
Quali sono le idee ed i progetti che intende perseguire nel prossimo triennio?
“La mia volontà è quella di allargare ulteriormente la base societaria con l’ingresso di nuovi associati. Per farlo sarà necessario che ognuno di noi si spenda per far avvicinare tanti altri amici e coinvolgere tutti nella promozione di quei progetti su cui stiamo lavorando da tempo”.
Un’ultima domanda : che campionato prevede e che ruolo potrà avere l’Happy Casa Brindisi?
“Sarà un campionato difficile e complicato per diversi motivi. Non si sa, a d oggi, se il pubblico potrà accedere nei palazzetti e con quali modalità. E tutti sanno quanto sia importante per Brindisi il supporto del proprio pubblico sia in termici di calore che dal punto di vista economico. Di sicuro ci sarà una riduzione significativa del budget disponibile ma, rispetto a tante altre società, abbiamo la fortuna di avere con noi due straordinari professionisti del settore che rispondono al nome del capo allenatore Frank Vitucci e del direttore sportivo Simone Giofrè. Grazie a loro sono sicuro che riusciremo ad allestire un roster che saprà regalarci tante soddisfazioni”.
Dario Recchia